(nelle difficoltà saper trovare nuove prospettive, un insegnante di danza si reinterpreta)
Per le insegnanti di danza il 2020 e il 2021 sono anni da dimenticare.
La pandemia ha rallentato tutto il mondo del lavoro, ma azzerato completamente le attività artistiche e le scuole di danza, per cui gli insegnanti stanno pagando un prezzo altissimo.
Talvolta però – e di questo sono testimone personalmente - c’è chi nella difficoltà trova la forza di reinventarsi ed intraprendere nuovi percorsi che non danno frutti nell’immediato, ma con dedizione, amore e professionalità, potrebbero aprire la strada ad una nuova vita lavorativa.
Valentina Poggi, classe 1978, ha studiato danza sin da piccolissima, prima nella sua città, Ravenna, poi da Rossella Hightower a Cannes.
Da oltre 20 anni insegna danza classica come freelance, ma dal 2017 è anche presidente della scuola “Beat Ballet” a Bagnacavallo .
Come la maggior parte degli insegnanti di danza, da un anno Valentina è senza lavoro, decide così di accettare la proposta di Paolo Baldini direttore di R.S.E. radio web, di condurre un programma sulla danza.
Nessuna esperienza nel settore, a lei totalmente sconosciuto.
Questo non le ha impedito di tentare, di buttarsi in un’avventura stimolante che, in tempi così bui, può spronare ognuno di noi a ritrovare le energie necessarie per continuare il cammino scelto e, bruscamente interrotto, non certo per volontà propria,
La novità e la curiosità l’ha resa anche più incosciente.
Scalfire il pregiudizio delle colleghe del territorio, che per prime ha voluto coinvolgere nel suo salotto pomeridiano per un’ora ogni sabato con diretta sulla pagina FB della radio, non è semplice, la diffidenza verso una collega e anche l’aspetto competitivo tra realtà non aiuta. Ecco che nell’attesa di ottenere qualche risposta positiva agli inviti fatti alle numerose insegnanti della regione, la rubrica di Valentina si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma vuole raccontare la danza anche con lo sguardo di chi non la fa in prima persona, ma ci entra in contatto come fotografi, architetti, musicisti, stilisti, truccatori, critici.
Valentina come pensi di affrontare questa sfida ?
Chi si occupa di arte, tratta la bellezza e la bellezza, in campo artistico, è trasversale. La ricerca, la voglia di nutrire consapevolmente e inconsapevolmente l’animo, sono insiti in ogni uomo, ma non tutti ne hanno consapevolezza . Nei periodi di difficoltà come questi, nutrirsi di arte diventa una cura. Per me lo è stato e penso possa esserlo anche per gli altri.
Quale il messaggio che vorresti dare con il tuo programma ?
Infrangere l’opinione comune che un lavoro che piace - soprattutto se si tratta di spettacolo ed intrattenimento - non sia considerato lavoro.
Quali gli aspetti che vuoi approfondire e portare all’attenzione del pubblico?
Sicuramente gli aspetti che riguardano la formazione di un insegnante, di un allievo , di un danzatore. Però è importante mettere anche in relazione osteopati, nutrizionisti, coach, psicologi, figure professionali che oggi interagiscono con chi pratica danza, soprattutto professionisti o aspiranti professionisti. Vorrei anche evidenziare la danza come attività ricreativa, come modo per esprimere una parte di noi intima e nascosta. Vorrei che tutti interpretassero la danza come un balzo verso la libertà e la bellezza.
In questo periodo difficile hai mai pensato di abbandonare l’insegnamento?
Assolutamente no, questo nuovo aspetto non è l’abbandono del mio lavoro di insegnante, ma la necessità di voler uscire da un isolamento . Questo salotto di intrattenimento mi tiene in contatto con il mondo che amo e mi da la possibilità di presentare le persone mettendo in luce soprattutto l’aspetto umano e le persone del territorio in cui vivo che stanno portando avanti progetti interessanti e che in diversi modi hanno o hanno avuto interazione con la danza .
Chi sono stati i protagonisti delle tue interviste ?
Ad oggi ho intervistato Matteo Spazzoli Strategy Coach, la coreografa Carla Rizzu, l’attrice Francesca Mazzoni, il ballerino hip hop Nasty Den dei mitici Break the Funk, l’architetto Nadia Brucoli che ha ideato il progetto “ Fuori onda”un progetto di incursioni performative in cantieri edilizi, Linda Ricci che sta portando avanti un progetto di danza per autistici.
La bellezza della danza declinata in diversi ambiti.
Come disse la grande danzatrice dell’Alvin Ailey American Dance Theater “, Judith Jasmin:
segui la puntata di Non solo Danza sul link che segue
(ph: Manuel Bravi)
Monica Ratti