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Tra sacro e umano: la danza e l’opera protagoniste al Caracalla Festival 2025

Festival
Quando
10/06/2025
Genere
Festival

Nella foto Damiano Michieletto alle Terme di Caracalla_ph Fabrizio Sansoni-Opera di Roma

La danza torna a respirare nellabbraccio eterno delle antiche Terme di Caracalla. Dal 29 giugno al 7 agosto, Roma ospita ledizione 2025 del Caracalla Festival, affidata per la prima volta alla direzione artistica di Damiano Michieletto, tra i registi più visionari della scena europea. Il tema scelto – “Tra sacro e umano” – dà forma a un cartellone ricco, aperto alla molteplicità dei linguaggi artistici, che attraversa i territori dellopera, della musica sacra, del musical, del teatro, ma soprattutto della danza.

 

A sancire lo spirito innovativo delledizione, un cambiamento simbolico e concreto: accanto alla sede storica delle Terme di Caracalla, il Festival si apre per la prima volta alla Basilica di Massenzio, antico luogo di culto civile romano che ospiterà alcune delle nuove produzioni liriche, in un dialogo potente tra spazio e contenuto.

 

La danza in scena: dai capolavori del Novecento al repertorio contemporaneo

Il cuore pulsante della proposta coreutica sarà il doppio appuntamento del 30 e 31 luglio, quando il Corpo di Ballo del Teatro dellOpera di Roma, guidato da Eleonora Abbagnato, affronterà uno dei massimi vertici della danza del Novecento: Le Sacre du printemps di Igor Stravinskij nella leggendaria coreografia creata da Pina Bausch nel 1975. Si tratta di un evento storico: per la prima volta una compagnia italiana interpreta questa pietra miliare della danza contemporanea, che nel 2025 compie cinquantanni.

 

La serata sarà arricchita da altri due titoli di assoluto rilievo: Bolero di Maurice Béjart, nella versione del 1961 che ha segnato la storia della coreografia moderna, e Within the Golden Hour di Christopher Wheeldon, balletto in un atto su partitura di Ezio Bosso, già parte del repertorio romano dal 2022/23. A dirigere lorchestra sarà Ido Arad, mentre come guest star torna Friedemann Vogel, tra gli interpreti più amati dal pubblico di Caracalla.

 

Lopera si muove: danza e dramma nei grandi titoli del cartellone

Il legame tra danza e opera è uno dei fili conduttori di questa edizione. A dimostrarlo, il coinvolgimento diretto del Corpo di Ballo anche in alcune delle quattro nuove produzioni liriche, affidate a registi tra i più promettenti della scena internazionale.

 

La traviata (dal 19 luglio alle Terme di Caracalla)

 

Firmata dalla regista Sláva Daubnerová, pioniera del teatro sperimentale slovacco al suo debutto in Italia, questa Traviata offre uno sguardo femminile sulla figura di Violetta Valéry. Accanto alla grande protagonista Corinne Winters, già acclamata dal pubblico romano, spiccano il tenore Piotr Buszewski e il baritono Luca Micheletti. La presenza del Corpo di Ballo, diretto da Eleonora Abbagnato, arricchisce la lettura registica, integrando movimento e dramma in modo profondo e organico. A curare le coreografie sarà Ermanno Sbezzo, tra i più talentuosi e visionari coreografi emergenti italiani, la cui sensibilità scenica contribuisce a rinnovare il linguaggio fisico dellopera.

Sul podio, Francesco Lanzillotta. Repliche: 23, 27 luglio; 1, 2, 3 agosto.

 

La Resurrezione di Händel (dal 1° luglio alla Basilica di Massenzio)

 

Un oratorio messo in scena con teatralità vibrante da Ilaria Lanzino, al suo debutto in Italia. La giovane regista toscana, formatasi in Germania, propone una lettura visiva e simbolica del contrasto tra fede e cinismo, con un impianto scenico dove la corporeità è centrale. Direzione musicale di George Petrou, con un cast di specialisti del barocco. Repliche: 2, 4, 5 luglio.

 

West Side Story (dal 5 luglio alle Terme)

 

Dopo il successo di Mass nel 2022, Michieletto torna a Bernstein con una nuova produzione di West Side Story, in cui la danza è struttura portante. Le coreografie di Sasha Riva e Simone Repele portano in scena lo scontro tra gang e lutopia damore di Tony e Maria, incarnata da Marek Zurowski e Sofia Caselli. Sul podio, il direttore musicale dellOpera di Roma Michele Mariotti. Repliche: 9, 10, 13, 17 luglio.

 

Don Giovanni (dal 20 luglio alla Basilica di Massenzio)

 

Lo sguardo tagliente del russo Vasily Barkhatov incontra il carisma maturo di Roberto Frontali, per un Don Giovanni carico di tensione fisica e spirituale. Il ruolo del movimento è centrale in una regia che indaga i limiti tra il desiderio e la dannazione. Direzione di Alessandro Cadario. Repliche: 22, 24, 25 luglio.

 

Roberto Bolle and Friends: la danza che unisce

Iconico, immancabile, amatissimo: Roberto Bolle torna a Caracalla con il suo spettacolo Bolle and Friends, il 15 e 16 luglio. Una serata che attraversa il repertorio classico e contemporaneo con le stelle della danza mondiale. Dal 2011, l’étoile italiano porta ogni anno a Roma un messaggio di bellezza e inclusività, in perfetta sintonia con lo spirito del Festival.

 

Un festival per il Giubileo

Costruendo la proposta artistica del Festival – ha dichiarato Michieletto – ho voluto dialogare con lo spirito del Giubileo. I temi della spiritualità e della riconciliazione mi stanno molto a cuore”. Il titolo Tra sacro e umano” diventa così una chiave di lettura del programma: una riflessione sullesistenza che passa anche attraverso il corpo, il gesto, il movimento. La danza è linguaggio dellanima, così come la musica e il teatro.

 

Gran finale con i Carmina Burana

A chiudere ledizione, il 7 agosto alle Terme, saranno i Carmina Burana di Carl Orff, con Diego Matheuz sul podio, Ciro Visco alla guida del Coro, e tre solisti di livello internazionale: Giuliana Gianfaldoni, Levy Sekgapane, Vito Priante. Una serata che incarna il superamento del dualismo tra cultura alta” e popolare, tra corpo e spirito.

 

 Biglietti in vendita presso il botteghino del Teatro dellOpera di Roma e sul circuito Ticketone.

 Maggiori informazioni e programma completo su www.operaroma.it

 

Il Caracalla Festival 2025 si conferma come uno degli appuntamenti più vitali della scena estiva italiana, capace di far convivere i grandi capolavori con la ricerca artistica, il sacro con il profano, la parola con il gesto. Una festa per gli occhi e per lanima.

 


Monica Lubinu