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NID 2023. La fluidità della danza italiana

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Quando
11/09/2023
Genere
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Promuovere la danza italiana sostenendone la produzione e migliorandone la conoscenza tra gli operatori nazionali e internazionali creando nuove opportunità di scambio e circuitazione per gli artisti.
Questa la mission che caratterizza sin dalla prima edizione del 2012 la NID New Italian Dance Platform, progetto nato dalla condivisione d’intenti tra gli organismi della distribuzione della danza aderenti ad ADEP (Associazione Danza Esercizio e promozione), FEDERVIVO-AGIS e costituiti in RTO (Raggruppamento Temporaneo d’Operatori): 31 operatori nazionali del settore tra Circuiti, Festival ed enti di promozione.
Questo importante appuntamento biennale dopo Puglia, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Campania è approdato quest’anno in Sardegna esattamente a Cagliari, dal 30 agosto al 2 settembre, per la settima edizione intitolata Fluidity corpo spazio movimento Un’edizione complessa e ricca realizzata con il sostegno del MiC – Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo e della Regione Autonoma della Sardegna. Capofila e organizzatore della manifestazione l’Ass.ne Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo (Ass.ne EE. LL.) in collaborazione con il Ce.D.A.C. Sardegna – Circuito Multidisciplinare Sardegna; coordinatore, oltre che Consulente direzionale per l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo (Ass.ne EE. LL.) diretto da Antonio Giua.

Anche questa edizione ha confermato quanto la NID sia ormai un sistema collaudato e atteso anche a livello internazionale. Oltre 100 gli 
operatori stranieri presenti provenienti da Austria, Belgio Bulgaria Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Giappone, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera Lussemburgo, Taiwan e Gran Bretagna. Presenti anche rappresentanti delle istituzioni nazionali come Filippo De Rosa, Ministro Plenipotenziario degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Mvula Sungani, Consigliere del Ministro per la danza. A questi sono da aggiungere gli oltre 300 operatori italiani di diversi ambiti: artisti, coreografi, programmatori e produttori. Un numero impressionante di addetti ai lavori riuniti nello stesso luogo: un’occasione unica per chi la danza la produce. Non a caso sono state circa 170 le compagnie che hanno inviato la loro candidatura per le due le sezioni della piattaforma: Programmazione, spettacoli che hanno già debuttato, e Open Studios riservata a progetti coreografici in via di sviluppo alla ricerca di co-produttori e partner.

Otto sono stati gli spettacoli selezionati per gli Open Studios dalla commissione composta da Paolo Cantù (Direttore generale e artistico 
presso Fondazione I Teatri di Reggio Emilia), Francesca Corona (Direttrice artistica del Festival d’Automne di Parigi), Walter Mramor (Direttore Circuito Danza della Regione Friuli Venezia Giulia), Paolo Brancalion (Responsabile dei progetti danza de L’Arboreto – Teatro Dimora / La Corte Ospitale: Centro di Residenza Emilia Romagna ) e Lorenzo Conti Consulente artistico per la danza presso il Centro Culturale LAC Lugano Arte e Cultura) e programmati nella giornata inaugurale in tre diverse locations. Al Teatro Massimo sono andati in scena Deserto Tattile di Nicola Galli TIR Danza, Plein Air di Marina Donatone Ass. Cult. CodedUomo, Decisione consapevole  di Roberto Tedesco - KÖRPER | Centro Nazionale di Produzione della Danza, Danze Americane di Fabrizio Favale Fabrizio Favale/Le Supplici. Al Teatro Doglio Umlaut di Giuseppe Vincent Giampino TIR Danza, Cancan di Fabritia D’Intino - Chiasma, Do-around-the-world di Parini Secondo (Sissj Bassani e Martina Piazzi) - Ass. Cult. Nexus. Piazza San Cosimo è stato invece il pascoscenico di CrePa creato e interpretato da Sara Sguotti e Arianna Ulian Ass.Cult. Nexus - Aps/Compagnia Simona Bertozzi.
Questa prima sezione si è chiusa al Teatro Doglio con la produzione ospite selezionata agli Open Studios della NID di Salerno del 2021 Un discreto protagonista, concetto e direzione di Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi della Compagnia Simona Bucci/Degli Istanti per Bigi/Paoletti.
La sezione programmazione è stata ovviamente la più attesa. 7 i lavori presentati frutto di una selezione su oltre 100 lavori arrivati tramite call pubblica e selezionati da una commissione internazionale formata da Valeria Ciabattoni (Direttore Ce.D.A.C. - Circuito Multidisciplinare Sardegna) e composta da Paolo Cantù, Francesca Corona, Walter Mramor, Marie Josée Beaubien (Assistente alla programmazione e responsabile della comunicazione digitale, Agora de la danse di Montréal), Béatrice Horn (consulente artistico, Biennale di Lione) e Katharina Kucher (co-direttrice Tanzmesse nrw di Düsseldorf).
Il Teatro Doglio, il Teatro Massimo l’Auditorium del Conservatorio di Musica sono stati i diversi palcoscenici che hanno ospitato le coreografie selezionate:
BRAVE coreografia di Paola Bianchi e Valentina Bravetti - PinDoc
GRETA ON THE BEACH coreografia di Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco - Ass. Cult. VAN
INFERNO coreografia di Roberto Castello - ALDES - Ass. Lucchese Danza e Spettacolo
NOBODY NOBODY NOBODY It’s Ok Not To Be Ok coreografia di Daniele Ninarello - Ass. Cult. CodedUomo
PAS DE DEUX coreografia di C.G.J. Collettivo Giulio e Jari - Ass. Cult. Nexus
Première coreografia di Andrea Costanzo Martini - Balletto Di Roma
SHOES ON coreografia di Luna Cenere - KÖRPER | Centro Nazionale di Produzione della Danza
Il Bastione di Saint Remy è stato invece il palcoscenico non convenzionale  della produzione Fuori Formato Atmosferologia, coreografia di Michele Di Stefano con la compagnia MK.

Ma la NID non è stata solo spettacolo. Interessanti e molto seguiti i workshop organizzati all’Hub Culturale Sa Manifattura antico convento 
sulle cui rovine venne edificata all’inizio del 1800 la Manifattura tabacchi. Tra questi un focus sulla Danza in Sardegna coordinato da Fabio Acca (Università di Torino) dal titolo Sardegna. Sguardi dal futuro, il Panel sulle piattaforme internazionali PLATFORM OR WHAT? coordinato dalla critica e studiosa di danza Elisa Guzzo Vaccarino.
Cross Currents, Correnti della danza italiana tra eredità, metamorfosi e nuovi linguaggi coordinato dalla giornalista e critica di danza e di teatro Rossella Battisti. Novità di quest’anno Italian Windows - tour tra le poetiche delle realtà presenti ai desk, a cura di Carmelo A. Zapparrata.
La vocazione internazionale di NID Platform conferma anche quest’anno una serie di residenze bilaterali, grazie al partenariato interistituzionale tra la Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura con il Québec, la Germania, il Regno Unito, con Taiwan, Francia, Spagna, Svizzera e con l’Austria.

Una vetrina pur avendo confermato la sua importanza nel far incontrare domanda e offerta non rappresenta la danza italiana nella sua interezza. La piattaforma è incentrata su un filone ben preciso ma ridotto dell’offerta coreutica italiana mentre molti linguaggi e declinazioni sono assolutamente assenti. Il focus è la creazione più recente ed innovativa, indubbiamente sperimentale, più vicina alla performance art che alla danza.
Un appuntamento comunque importante del quale però il futuro ci è ignoto. Al termine delle scorse edizioni infatti era ormai uso e consuetudine annunciare la città della successiva edizione. Annuncio che quest’anno non c’è stato,  avvalorato le voci che il Ministero non sia più interessato a finanziare questo evento. Non ci resta che attendere…
 
Luana Luciani