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Carlo Diego Massari

L'intervista
Quando
10/12/2020
Genere
L'intervista
Irriverente, divertente, provocatorio, intelligente: Carlo Diego Massari è il vincitore della Quinta edizione di [CollaborAction XL], l’azione del Network Anticorpi XL  che, con cadenza biennale, sostiene, attraverso un premio, la creazione di un coreografo emergente che si è distinto negli ultimi anni per la qualità artistica del proprio percorso autoriale.
Un’azione importante che permette ai giovani artisti di consolidare il lavoro creativo, avere un sostegno economico e occasioni di visibilità a livello nazionale.

Di Carlo Massari mi aveva parlato Valentina Marini (uno degli operatori culturali di danza più preparati e competenti) ma l’occasione per vedere un suo lavoro   l’ho avuta alla NID PLATFORM  di  Reggio Emilia ad ottobre 2019, nella sezione Open Studios.
Questa sezione ha offerto, a compagnie affermate e ad artisti emergenti, un’ulteriore opportunità di partecipare alla piattaforma, con progetti coreografici   in via di sviluppo.
Tra coloro che hanno preso parte alla sezione Open Studios, solo due sono stati, a mio parere, i lavori degni di nota:  Elegia (O delle cose perdute) di Stefano Mazzotta per la Compagnia Zerogrammi, ma, soprattutto,  il lavoro di Carlo Massari  (C&C Company)  Les Miserables.

C&C Company è una compagnia internazionale di ricerca in ambito performativo che, da diversi anni, è impegnata a raccontare, attraverso il linguaggio del Teatro-Danza, la società contemporanea in tutte le sue complessità e sfaccettature. Portare lo spettatore alla riflessione su tematiche sociali di attualità, con creazioni e progetti di diversa natura,  è il  preciso intento comunicativo che la compagnia si pone. L’utilizzo della danza si mescola  ad  altri linguaggi performativi: la voce cantata e parlata, il circo, il teatro di figura a sostegno di una forma Anfibia.

Carlo, cosa guida il tuo lavoro di coreografo?
Semplicemente uso la Danza, quale strumento della comunicazione e di comunicazione, quanto un drammaturgo può scrivere, tanto  la danza può descrivere.

Cosa pensi della Danza in Italia oggi?
In Italia non mancano certamente fermenti creativi interessanti, coreografi pregevoli ed operatori curiosi.
Purtroppo però nella contemporaneità, dato il limitato spazio e sostegno concessi ad Arte e Cultura nel nostro Paese, raramente (ci) si permette di sbagliare, azzerando la scommessa sul nuovo ed agevolando il trend. Occorre accogliere gli errori senza giudizio o etichette, considerandolo parte integrante del processo creativo.

Cosa intendi per possibilità di errore?
L’Arte (come d’altronde la Natura) necessita di errori. Dall’errore nasce l’evoluzione. All’artista non è concesso lo sbaglio, perché spesso è legato ad un contratto che deve rispondere a logiche economiche e tempistiche produttive ristrette. Questi principi risultano vincolanti per la creatività, poiché il vero artista dovrebbe essere libero di sperimentare, indagare, smontare, rifare, avere tempo di sbagliare, di pensare.  Tutto questo nel sistema Italia è difficilmente praticabile.

Mentre…?
Mentre in altri Paesi hai la possibilità di sperimentare e creare, programmando in anticipo, con un tempo ed economie a disposizione utili a lavorare senza affanno.
Altro aspetto, che reputo oramai “antiquato” è la necessità di essere categorizzati all’interno di una specificità artistica: il coreografo, il regista, il danzatore… Quando nella contemporaneità basterebbero le due definizioni di: Creatore e Performer, ovvero chi crea e chi è parte attiva e visibile della creazione stessa. Questo confinamento di categorie limita la creatività e la mescolanza tra linguaggi, portando ad una stagnazione evoluzionistica.
Il Sistema Spettacolo risulta retrò, andrebbe riformato per agevolare una maggiore libertà produttiva. Non si può pensare ancora all’Arte come ad una impresa atta a creare profitto, legata alla logica dello sbigliettamento, dei numeri, dei parametri e del rientro economico; quello è un tipo di intrattenimento (altrettanto rispettabile) che ben poco ha a che vedere con l’Arte.
 
Tu come artista quale aiuto vorresti?
Contributi maggiori alla Ricerca e, soprattutto: tempo.
Le tempistiche e i sostegni produttivi sono determinanti per il buono sviluppo e riuscita di una creazione.
La ricerca non deve essere assoggettata all’assillo di produrre un utile economico. Questo stato di ansia da prestazione non è proficuo alla creatività ed al conseguente raggiungimento di un risultato artistico.

Cosa pensi dei performer italiani?
Nelle compagnie straniere, la metà dei performer sono italiani, non è un caso… Siamo bravi, lo dico con assoluta convinzione. Il Multidisciplinare lo abbiamo inventato noi, con la Commedia dell’Arte, che sino a prima della riforma Goldoniana vedeva nello “Zanni” (il Saltimbanco) una figura poliedrica, anfibia, un “impastatore” di linguaggi. Il performer italiano ha un ‘ottima tecnica, condizione essenziale perché possa essere definito tale, ma a questa sa unire quel “qualcosa in più” che lo rende unico, speciale. L’esecuzione di una sequenza coreografica richiede uno studio continuo e costante, è necessario affinare la tecnica, poiché, solo la buona conoscenza di quest’ultima consentirà al performer di destrutturare, scomporre, contaminare l’azione scenica.

Come definiresti questa epoca storica ?
Un’epoca di urgenze e di grandi scelte.
L’umanità sta esplodendo: siamo troppi e troppe sono le differenze sociali e disparità economiche generate.
L’ecologia è il tema prioritario su cui dovremmo concentrarci per noi e per il Pianeta che ci accoglie.
Arte e Cultura hanno perso il loro valore sociale, politico, divulgativo e sono considerate superflue, futili.
C’è un impoverimento di visioni illuminate ed illuminanti.
Per rigenerarci come essere umani, dobbiamo trovare il coraggio di riprenderci il tempo per riflettere e progettare un futuro basato su logiche sostenibili; come Artisti invece dobbiamo guardarci intorno, raccontare il presente e immaginare il “domani…

Carlo Diego Massari, bolognese, classe 1984, sin da giovanissimo si cimenta nella mescolanza tra diverse discipline artistiche e a soli 14 anni calca per la prima volta professionalmente il palcoscenico.
Svariate le collaborazioni con compagnie nazionali ed internazionali tra i quali: Hun-Mok Jung, Barbara Nativi, Abbondanza/Bertoni, Michela Lucenti e Balletto Civile, Cie.Petri-dish, …
Nessuno più di lui, incarna l’esempio del performer e creatore multidisciplinare, quel famoso saltimbanco della commedia dell’arte. Un saltimbanco colto, che sin da piccolo si è preparato con un percorso di studi rigoroso, approfondendo i numerosi aspetti artistici, attorniandosi e confrontandosi con professionalità eccelse. Curioso, sempre con uno sguardo al mondo e nel mondo, captando da ogni luogo dove esplora e crea nuove conoscenze e input.
Nel suo spettacolo LES MISERABLES, Carlo Massari ci racconta, con un ‘analisi cinica e spietata , della  miseria  umana che affligge la società contemporanea. Quattro grotteschi  personaggi, strizzati nei loro bustini neri e le sparate parrucche arancioni, si muovono incalzanti come giullari irriverenti, che con piglio impietoso, rappresentano le ipocrisie e gli stereotipi che avvolgono la mediocrità umana. Una danza a tratti ossessiva e a tratti sospesa. Corpo e voce, velocità e immobilismo, fermi immagini che rimandano a un frammento di vita. La vita frenetica e al tempo stesso sospesa. Uno psico-dramma che fa sorridere, riflettere, intristire.
Un lavoro che, in ogni caso, ti prende a schiaffi, scuote la mente e aiuta riflettere.

Tra i riconoscimenti che Carlo Massari ha ricevuto citiamo:
Premio della Giuria  -International Choreographic Competition Hannover [DE]
Premio della Giuria  -HiverOclytes/Les Hivernales [FR]
Premio della Giuria - Les Lendemains qui Dansent [FR]
Premio della Giuria -
Prospettiva Danza Teatro [IT]
Premio della Giuria - TrenOFF [IT]
Premio della Giuria -
ACT Festival [ES]
Premio della Giuria - Zawirowania Competition [PL]
Menzione Speciale -
Premio Roma Danza [IT]
Premio della Giuria e Premio del Pubblico - CrashTest [IT]
Premio del Pubblico -
TanzPeize Berne [CH]


I prossimi appuntamenti della C&C Company:
07.12.2020 - Beast Without Beauty - Festival La Sfera Danza - Teatro ai Colli - Padova
05.02.2021 - Beast Without Beauty - Rassegna SCENE - Lavanderia a Vapore - Collegno
12.02.2021 - Anna Cappelli - Rassegna Nuovo Teatro Emergente - Teatro Garage - Genova
12.02.2021 - Les Miserables - Fondazione ATER Balletto - Reggio Emilia
17.02.2021 - Les Miserables  debutto Nazionale - Festival Danza in Rete - Teatro Comunale - Vicenza
20.02.2021 - Les Miserables debutto Internazionale - Festival Andantè - Theatre de Vanves - Parigi (FR)
21.02.2021 - Anna Cappelli - Teatro Felix Guattari - Forlì

In via di definizione il debutto della nuova produzione RIGHT all’inizio della stagione 21-22






Monica Ratti