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.MOV

Progetto internazionale dedicato alle forme contemporanee della danza e della videodanza

Festival/Eventi
Luogo
Villa Lais
piazza Giovanni Cagliero, 20
rome (RM)
Orario
CALENDARIO

LABORATORI
Tutti i laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria a promozione@triangoloscalenoteatro.it.

Dal 23 al 27 luglio dalle 10.00 alle 17.00
WORKSHOP danza in video
Condotto da Marco Longo

24 luglio
dalle 18.00 al
Quando
Dal 23/07/2023 al 30/07/2023
Genere
Danza

.MOV – Progetto internazionale dedicato alle forme contemporanee della danza e della videodanza

.MOV
Progetto internazionale dedicato alle forme contemporanee della danza e della videodanza

direzione artistica Roberta Nicolai
realizzazione Associazione culturale Il triangolo scaleno

in collaborazione con Augenblick

Villa Lais, piazza Giovanni Cagliero, 20, Roma
dal 23 al 30 luglio 2023

Il progetto, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico biennale "Estate Romana 2023-2024" curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE

.MOV è il progetto dedicato alle forme contemporanee della danza e dell’audiovisivo che inaugura a Roma, dal 23 al 30 luglio a Villa Lais, per un'estate dedicata alla danza e ai suoi formati più contemporanei attraverso una programmazione internazionale. Tutte le attività sono gratuite.

.MOV, una delle principali estensioni dei file dell’audiovisivo e abbreviazione della parola movimento, è il titolo della prima edizione di un progetto che, dal 23 al 30 luglio a Villa Lais, a Roma, si caratterizza per la commistione di corpi biologici e corpi digitali e per lo slittamento e l’ampliamento del concetto di danza a segni performativi allargati.

Programmazione internazionale di videodanza, performance, azioni urbane volte all’utilizzo artistico delle videocamere di sorveglianza, laboratori per bambini, famiglie, anziani, workshop professionale di danza in video, incontri di approfondimento. Sono opere e pratiche che si situano in una zona di intermedialità trasformativa cogliendo in atto le trame della cultura visuale contemporanea e proponendola ad un pubblico trasversale invitandolo a partecipare in modalità ludiche e inusuali.

Al centro del progetto la programmazione internazionale di progetti audiovisivi di videodanza, provenienti dal Canada, Taiwan, Giappone, USA, Brasile, Chile, Paesi Bassi, Francia, UK, Germania, Austria, Finlandia, Grecia, Svezia, Italia, in short e in long format, sono racconti sensoriali che trasportano lontano, proiettando l’essenza della danza oltre il perimetro del palcoscenico e del teatro. Un caleidoscopio di corpi, gestualità, scenari e immaginari di ogni parte del mondo che può realizzarsi solo nell’incontro e nella commistione tra pratiche corporee e tecnologie digitali.

Le attività multidisciplinari, tutte gratuite e rivolte sia a professionisti che a un pubblico trasversale, utilizzano diversi linguaggi espressivi in modalità creative che interpretano la cultura visuale contemporanea.

.MOV per 8 giorni, offre a Roma una sperimentazione artistica di respiro internazionale e trasforma l’anfiteatro di Villa Lais in un luogo accessibile e di aggregazione sociale e intergenerazionale, offrendo ad un pubblico ampio e trasversale una rinnovata esperienza immediata capace di generare conoscenza.

VIDEODANZA

Si parte il 27 luglio, dalla rappresentazione intima di Approaching the puddle, dove una donna danza intorno a delle pozzanghere e scivola in un fantastico mondo interiore a Through the supermarket in five easy pieces, in cui una famiglia cerca di far fronte alla spesa settimanale senza disgregarsi. Oppure Sink or Swim, ambientato in una piscina deserta, dove un gruppo di ragazzi gioca con le proprie regole e gerarchie; Lay Me Low rielabora il lutto riunendo le persone in un’ esperienza condivisa di canto e danza; Disruptions si occupa delle difficoltà di movimento in una reale situazione di conflitto davanti al muro tra Israele e Palestina; Body Language Zone ironizza sul modo rigido e parziale di usare il nostro corpo per comunicare; Vacuum è l’attraversamento visivo di uno spazio-tempo, archeologia industriale nel pieno del suo fulgore regressivo; Chute mostra le alienazioni e le incomunicabilità della società contemporanea attraverso una spiazzante e suggestiva metafora. In We Are Ready Now corpi di ogni razza e ogni età corrono da soli danzando insieme; BANG, una danza sulla difficile ricerca dell'intimità in una struttura coreografica meccanica e inefficace.

Il 28 luglio vengono presentati: Drop Out Bodies, nella monotonia di un quartiere di periferia, uomini e donne iniziano a cadere in modo casuale e irrevocabile dando vita a una reinterpretazione contemporanea de La danza macabra del Medioevo; in Shadow Animals una ragazzina con i suoi due papà va a una festa dove scopre vari rituali da adulti; Sisters, tre sorelline, abbandonate a loro stesse, sono legate da una relazione simbiotica, resistono restando unite e comunicando tra loro solo attraverso la danza; Train-Train è un danzatore in corsa tra virtuosismo e goffaggine; Skip and the Rhythm Rangers racconta la vita del quattordicenne Skip, la sua passione per la danza e le sofferenze provocate dal giudizio degli altri.

Il 29 luglio vengono presentati: DONT KNOW WHAT mette in discussione le regole classiche di diversi generi combinando elementi di film/videoarte d'avanguardia e cinema di intrattenimento; Navigation esplora le crisi umanitarie dello sfollamento e del trasferimento così come vengono vissute sia individualmente che collettivamente; A Town with a Blue Hill è la rappresentazione poetica di un villaggio invisibile sotto la disperata minaccia della rigenerazione urbana; AFTERLAUGHTER è un invito a immergersi in un'esperienza corporea – la risata – che condensa forza e sollievo. Tarikat è un’immersione nella tradizione mistica sufi; Abismo è un'evocazione dell'eterna battaglia tra Eros e Thanatos.

Il 30 luglio vengono proiettati: ἀνδρεία [andreia] è un progetto dove l’occhio della telecamera si fa testimone dell’atto di incarnazione di una danza di dettagli dove la paura e il coraggio si liberano di ogni giudizio; SALIDAS, la danza e la musica del flamenco - in un vecchio canale navale della Germania dell'Est -crea una fusione tra il nord e il sud dell'Europa; Blue la follia del blu in una serie di video che risponde alla cultura dei social media; Piazza Marina 51 è la storia di un uomo e una donna danzano la brutalità dell’abitudine e l’inevitabilità della rottura, raccontando il saper aspettare, riconoscersi, allontanarsi e forse ritrovarsi; Sei ancora tu presenta una visione claustrofobica di alberghi vuoti e luoghi di una città abbandonata si specchia in uno spazio scenico abitato da tre corpi femminili; Intertidal. Barene mostra la laguna di Venezia come ecosistema dinamico che vive quotidianamente una lotta per la sopravvivenza. Regained Bathers è la storia di quattro corpi di donne in fuga dalla cornice, di un vecchio dipinto di nudo.

In questa prima edizione, allo scopo di offrire al pubblico una ricognizione delle opere più significative di videodanza degli ultimi anni, la direzione artistica ha selezionato i film a partire dall’archivio di film finalisti del Festival FuoriFormato (Genova), sezione Stories We Dance, a cura di Augenblick.

PERFORMANCE

Il 27 luglio debutta in Prima Nazionale PRESENTE REMOTO/ECATE live on line di DEHORS/AUDELA
Una performance che, simultaneamente, si svolge in tre luoghi diversi, attraversando vari formati, live e online. Tre performer, una a Villa Lais e due collegati on line attraverso le videocamere di sorveglianza in due luoghi di Roma.

Il 29 luglio viene presentato il progetto FABRICA [AAMOD] primo studio di Paola Bianchi - in collaborazione con Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico – un’indagine capillare che parte dall’analisi degli archivi audiovisivi del movimento Operaio e che si traduce in una performance coreografica accompagnata da una partitura musicale.

LABORATORI

Dal 23 al 27 luglio parte il workshop Danza in video, condotto dal videomaker Marco Longo, in collaborazione con Augenblick, è rivolto a videomaker interessati ad approfondire la conoscenza dei processi di ideazione e realizzazione di un film performativo e a danzatori e performer disponibili a partecipare al processo creativo.
Il 24 luglio il laboratorio dedicato alle famiglie Segni mossi condotto da Simona Lobefaro e Alessandro Lumare, che indaga la relazione tra la danza e il segno grafico, per sperimentare due linguaggi solitamente considerati separati.
Il 27, 28 luglio il workshop rivolto alle persone dai 60 anni in su, Esti, a cura di Paola Bianchi, per sviluppare la consapevolezza corporea per scoprire le possibilità personali e uniche del corpo di ciascuno.
Il 29 luglio il laboratorio per bambine e bambini dai 7 ai 10 anni, Josephine, un tutu’ per tutt@
condotto da Stefania Camilli e Andrea Grassi, dove i bambini faranno esperienza ludica della storia di Josephine Baker guidati, in un viaggio di traduzione, dalla narrazione alla creazione di tutù immaginati e creati con materiali di riciclo.
Si conclude il 30 luglio con Olivia e le principess@, il laboratorio di danza contemporanea per bambine e bambini dai 7 ai 10 anni, condotto da Riccardo Guratti. A partire dalla lettura del
libro illustrato Olivia e le Principesse di Ian Falconer, incentrato sulla ricerca della propria identità e sull’affrancarsi dalle convenzioni diffuse per ricercare un movimento e una corporeità originale, l’attività si muoverà attorno all’assolo Lamentation di Martha Graham.

INCONTRI

Un ciclo di incontri dedicati alla scrittura e alle pratiche di danza nelle culture del contemporaneo.
Il 27 luglio La relazione tra la scrittura coreografica e la sua traduzione in progetto digitale, inaugura con un incontro tra artisti e teorici sulla relazione tra la scrittura coreografica e la sua possibile traduzione in progetto digitale. Il 28 luglio Mettere mano agli archivi, un dialogo tra artisti a partire dalla pubblicazione a cura di Triangolo Scaleno teatro, METTERE MANO AGLI ARCHIVI, con i testi di Laura Delfini, Giovanna Summo, Salvo Lombardo, Michael Incarbone e Erica Bravini, Salvatore Insana e Elisa Turco Liveri, Danila Blasi, Paola Bianchi, Chiara Frigo, Carlo Lei e Roberta Nicolai. Il 29 luglio Arti performative e culture del contemporaneo, il ciclo di incontri dedicati ad approfondire le tematiche del welfare culturale e delle sperimentazioni estetiche delle performing arts contemporanee, realizzato in network con la rete P.A.C. - performing arts contemporanee. Si conclude il 30 luglio con Danza e accessibilità: relazione sul progetto Brave a cura di Paola Bianchi, e parte della Rete Europe Beyond Access, finalizzata alla sensibilizzazione dei temi della disabilità e all’accessibilità del sistema dello spettacolo per performer disabili.



Contatti

Infoline: 339 2824889

Sito web: https://teatridivetro.it/progetti/mov/



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