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Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto vola a Parigi per la prima della nuova produzione

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Quando
13/02/2023
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Debutta il 15 febbraio al Teatro Chaillot di Parigi la nuova produzione della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto – Centro Coreografico Nazionale firmata: Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane,  Un jour nouveau | Birthday Party,

Produzione: Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto – Centro Coreografico Nazionale (Reggio Emilia)
Sostenitore e Partner scientifico: Fondazione Ravasi Garzanti (Milano)
Coproduzione: Ballet Preljocaj (Aix-en-Provence), Chaillot - Théâtre national de la Danse (Parigi), Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale (Modena), Festival Aperto / Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), Centro Servizi Culturali Santa Chiara (Trento)
In partnership con Comune di Reggio Emilia e Farmacie Comunali Riunite

Première: 15 febbraio 2023, Chaillot – Théâtre national de la Danse, Parigi
(repliche 16-17-18-21-22-23)
2-3-4 marzo 2023, Pavillon Noir, Aix-en-Provence
12 marzo 2023, Arena del Sole, Bologna
4 novembre 2023, Reggio Emilia
5-6 dicembre 2023, Milano
14-17 marzo 2024, Trento
21-24 marzo 2024, Bolzano


Due coreografi affermati, ciascuno con una cifra precisa, affrontano in una creazione per la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto – Centro Coreografico Nazionale di Reggio Emilia alcuni temi di straordinario interesse, e non solo artistico. Le trasformazioni del corpo con l’età, i concetti stessi di bellezza e virtuosismo, l’autorappresentazione da parte di ciascuno di noi della propria età.
L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo: al contrario, spesso vediamo arricchirsi le tavolozze espressive. Ma nella danza, che è linguaggio artistico e universale, saremo forse ancorati (e limitati) dalla stessa concezione di performatività dello sport?
Più in generale, il corpo che si trasforma con gli anni è un tema centrale nella nostra società, e nella sensibilità di ciascuno di noi.

La danza ci permette di approfondire una ricerca in primo luogo artistica. Che i due coreografi intendono spingere fino in fondo. Angelin Preljocaj, il coreografo della bellezza visiva e dell’intensità narrativa, non è alla ricerca soltanto di ex danzatori. Sono anche le persone che gli interessano per questo progetto, capaci di raccontare e creare un movimento nuovo e intenso.
Rachid Ouramdane cerca incessantemente nuove sfumature espressive e sperimenta i confini del corpo umano, arrivando fino al circo. In quest’occasione il suo interesse si è naturalmente orientato al music-hall, uno spazio straordinario per la danza popolare e colta, e anche una dimensione sociale.
Per Angelin Preljocaj come per Rachid Ouramdane è importante far reagire questa materia affascinante, fatta di corpi e di storie fisiche diverse, per questionare profondamente i canoni di bellezza e di virtuosismo.

Interpreti (danzatori e non danzatori) “senior”: ecco il cuore artistico di un ampio progetto che affronta un tema partendo dal punto di vista della danza. Alla proposta di creare oltre confini certi, i due coreografi hanno risposto con la generosità, la curiosità e l’energia intellettuale che è loro propria. Diversamente da altre importanti esperienze, che hanno voluto prolungare la carriera a nuclei di danzatori, in questo progetto l’obiettivo è poetico, e cristallizza domande davvero universali. Quella centrale ci viene suggerita proprio da Preljocaj: qual è l’età di un corpo?
Lo spettacolo rappresenta una coproduzione internazionale, e si apre alla dimensione della ricerca, dei laboratori e degli incontri dedicati al tema, grazie al partner scientifico che ci accompagna: la Fondazione Ravasi Garzanti di Milano.
Una coproduzione che riunisce teatri e compagnie importanti, oltre alla Ravasi Garzanti. Con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto – Centro Coreografico Nazionale di Reggio Emilia ci sono il Ballet Preljocaj (Aix-en Provence), Chaillot - Théâtre national de la Danse (Parigi), Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale (Modena), Festival Aperto / Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), Centro Servizi Culturali Santa Chiara (Trento).
 
Gigi Cristoforetti
Direttore
Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Centro Coreografico Nazionale (Reggio Emilia)

LE COREOGRAFIE E I COREOGRAFI

Un jour nouveau
Coreografia: Rachid Ouramdane
Musica originale: Jean-Baptiste Julien
Additional music: Sam Cooke (Everybody loves to Cha Cha Cha), Stephen Sondheim (testo da Send in the Clowns)
Luci: Stéphane Graillot
Assistente alla coreografia: Mayalen Otondo
Danzatori: Darryl E. Woods e Herma Vos
15 minuti
Non c'è danza senza corpo e non c'è corpo che non invecchi. L'invecchiamento del corpo è spesso percepito come una regressione, eppure molti danzatori si sono reinventati invecchiando. Ad esempio, il butō di Kazuo Ohno ci ricorda che invecchiare non significa necessariamente arrendersi o indebolirsi fisicamente. Non sembra una fine ma piuttosto un inizio, come un'eco di una canzone di Etienne Daho, Le premier jour du reste de ta vie, che evoca il passare del tempo e l'nizio delle cose.
Questo antagonismo l'ho percepito nel mio incontro con Herma Vos e Darryl E. Woods, che hanno già una lunga carriera artistica. Parlare con loro, vederli danzare, ha evocato molte capacità di resilienza di fronte agli eventi della vita. Sorprendentemente, mentre stavamo lavorando a un pezzo che sonda lo scorrere del tempo, mi hanno suggerito di sospenderlo.
 
Rachid Ouramdane



Birthday party
Coreografia: Angelin Preljocaj
Musica: 79D
Additional music: Anton Bruckner, Józef Plawiński, Paul Williams, Lee Hazlewood, Johann-Sebastian Bach, Maxime Loaëc, Craig Armstrong, Stinky Toys
Luci: Eric Soyer
Costumi: Eleonora Peronetti
Assistenti alla coreografia: Claudia De Smet, Macha Daudel
Danzatori: Mario Barzaghi, Sabina Cesaroni, Patricia Dedieu, Roberto Maria Macchi, Elli Medeiros, Thierry Parmentier, Marie-Thérèse Priou, Bruce Taylor
50 minuti

Ogni anno, in un giorno fisso, il nostro compleanno aggiunge un'unità al conto della nostra esistenza.
Ma qual è l'età di un corpo? Si tratta dell'età biologica o di quella legata alla pratica della sua attività? È l'età che gli altri gli attribuiscono o quella che l'essere in questo corpo sente?
Volevo condividere questa domanda con persone che hanno avuto il privilegio, e in un certo senso la possibilità, di attraversare diverse età della vita.
In questo progetto, gli otto interpreti, di età compresa tra i 67 e gli 80 anni, cercano di rispondere, e potrebbero ben riecheggiare la frase di Spinoza "l'anima è un pensiero del corpo"..
Che pensiero generano questi corpi? Come possono allontanarci da idee preconcette, come possiamo sviluppare una scrittura coreografica specifica e cercare così di avvicinarci ai limiti di questi corpi che invecchiano?... ma soprattutto divertendosi con loro, come a una festa di compleanno che prende la forma di un esorcismo che ci porta negli interstizi del tempo di una vita umana.


Luana Luciani