Sabato 16 settembre alle 18:00 dopo i saluti istituzionali il pubblico avrà la possibilità di assistere ad una prova aperta di di Shoot me di Diego Tortelli, creazione per tutta la compagnia accompagnata dalle musiche degli Spiritualized e da registrazioni di poesie declamate dal cantante Jim Morrison. Il lavoro si ispira a immagini di manifestazioni, pride, catwalks, tutto ciò che ci unisce in un gruppo che allo stesso tempo ci permette di non perdere la nostra voce. Sabato alle ore 19:15 e alle ore 20:00 andrà in scena Au Fil des Torsions di Lise Pauton: fra contorsionismo e danza, le metamorfosi della Pauton evocano immagini animali, vegetali, minerali che fanno emergere un carattere ambiguo e intrigante, rimandandoci alla nostra stessa evoluzione come esseri umani, alla nostra animalità. In contemporanea la Fonderia aprirà le porte al mondo hip hop con SoaC di Federica Galimberti e Cristiano Buzzi, insieme al musicista Giuseppe Franchellucci. I due ballerini protagonisti giocheranno con variabili, margini di errore, con lo spazio lasciato al caos: perché ordine e disordine non si escludono a vicenda, il disordine stimola la creatività ma crea confusione e caos, mentre l’ordine è la base per l’equilibrio, la pace, l’armonia, ma può essere anche artificioso, rigido... Dalle 19:00 alle 21:00 non mancherà un momento di convivialità con vino e sapori locali per gli spettatori ed i cittadini.
Sia sabato che domenica alle 21:00 Grazie alla collaborazione nata con Dinamico Festival diretto da Elena Burani la danza torna ad incontrare il circo contemporaneo con i lavori Instante e Lontano di Ignacio Tula e Marica Marinoni. Con Instante, attraversando molte civiltà, il sacro e la danza si uniscono per esprimere i rituali della vita. Tutte le danze hanno una cosa in comune: il rapporto con il circolare, un perpetuo movimento rotatorio che porta alla scomparsa dello spazio e del tempo ed apre simbolicamente le porte di una nuova realtà. In Lontano, che ha come oggetto totem la ruota Cyr, l'acrobata Marica Marinoni spinge i limiti del corpo, attraverso il dialogo tra carne e ruota, innescando un linguaggio struggente e ipnotico.
Domenica 17 settembre alle 18:00 avverrà invece la presentazione dei nuovi danzatori della compagnia e della stagione 2023/2024, variegata negli stili e nelle tematiche, da parte del direttore generale ed artistico Gigi Cristoforetti e Sveva Berti, direttrice di compagnia, con l’intervento istituzionale dell’assessore regionale Mauro Felicori. Verrà poi aperta al pubblico una prova di Yeled di Eyal Dadon, brillante autore israeliano che ha ricevuto premi internazionali ad Hannover, Gerusalemme, Bulgaria e Cina. Alle 19:30 nella Sala Fusione della Fonderia si potrà assistere a due fra i più famosi balletti classici di repertorio del XIX secolo: Spartacus e Lago dei cigni, a cura di Nuovo Balletto Classico. Per prima la storia d’amore più nota del balletto classico dove il trionfo del bene sul male viene espresso dal contrasto tra la purezza del cigno bianco e l’oscurità del cigno nero, in un intramontabile classico. A coronamento di questa serata di repertorio verrà presentato Spartacus, uno degli ultimi tra i grandi balletti sovietici, eredi della tradizione russa dell’Ottocento, focalizzato sul rapporto tra Spartacus e la sua compagna, Phrygia. Domenica dalle 19:00 torna la meraviglia del circo contemporaneo con Lise Pauton, Ignacio Tula e Marica Marinoni.Domenica alle 19:00 la danza approderà alla Bocciofila di via Agosti per le restituzioni del laboratorio Dal Liscio al Rave, progetto di danza intergenerazionale all’interno di Over Dance, promosso e realizzato da FND/Aterballetto insieme a Fondazione I Teatri, Comune di Reggio Emilia, Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro e con il sostegno di Fondazione Manodori. L’obiettivo del progetto è quello di ripristinare il ballo e la sala come zone franche, spazio di intersezione delle generazioni, di trasmissione, di conoscenza reciproca innescata dall’incontro e da una pratica comune. La partecipazione dei cittadini reggiani, completamente gratuita, è stata il punto di partenza dell’intero percorso tenuto da Lara Guidetti, durato un’intera stagione, dall’esperienza dei partecipanti ai laboratori fino al pubblico che assisterà (e sarà coinvolto) in questa performance finale dal titolo ZTA - zona temporaneamente autonoma, scoprendo radici comuni, differenze e affinità: gli uni nei panni degli altri, panni fatti di spazio, tempo, espressione corporea.
Infoline:
Sito web: www.fndaterballetto.it/2023/festa-della-danza-16-17-settembre-aterballetto/
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