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Peter Pan di Emanuele Soavi, prima della Prima.

Critica Spettacoli
Luogo
Cuvilliés Theater
Monaco di Baviera - Germania
Quando
Dal 03/05/2016 al 10/05/2016
Compagnia
Ballett des Staattheaters am Gärtnerplatz
Genere
Moderno/Contemporaneo
Angela Testa



Peter Pan di Emanuele Soavi, prima della Prima.

Peter Pan 
spettacolo in due atti
Coreografia di Emanuele Soavi

Dal 3 al 10 Maggio 2016
Cuvilliés Theater di Monaco di Baviera


di Angela Testa

Coloro i quali sostengono di non andare a vedere la danza contemporanea perché non la capiscono con il Peter Pan di Emanuele Soavi non hanno più scuse.
Ed effettivamente le scuse non le hanno cercate gli spettatori che hanno già esaurito i biglietti ancor prima del debutto dello spettacolo, che si terrà stasera al Cuvilliés Theater di Monaco di Baviera. Il Gärtner Platz Theater, sede del Corpo di ballo (Ballett des Staattheaters am Gärtnerplatz) diretto dal giovane e valente Direttore del Ballo Karl Alfred Schreiner, è ora in ristrutturazione, così il coreografo ospite Emanuele Soavi ha avuto l’opportunità di scegliere il palco di quello scrigno di Rococò che fu, ed è ancora, il nuovo Teatro dell’Opera voluto nel 1750 da Massimiliano Giuseppe III, principe elettore di Baviera, che ne affidò la costruzione all’architetto François Cuvilliés coadiuvato dallo scenografo italiano Gianni Paolo Gaspari: il luogo perfetto per un’opera vera e propria creata appositamente per questa favola dal compositore Han Otten, che ha più volte collaborato con il coreografo Jiří Kylián, ed eseguita dal vivo dall’Orchestra dello Staattheaters am Gärtnerplatz diretta dal Maestro Michael Brandstätter.



Il coreografo Emanuele Soavi con l'autore delle musiche il compositore Han Otten e il direttore d'Orchestra Michael Brandstätter dietro le quinte dopo la prova generale. 



In virtù di questo luogo dall’impronta decisa, della tipologia di racconto che si desiderava mettere in scena e del pubblico al quale si indirizzava lo spettacolo Emanuele Soavi ha saputo modulare il suo linguaggio espressivo dimostrando la capacità di non essere mai uguale a se stesso.

Uno spettacolo, quindi, diretto ai giovani spettatori in tutti i sensi, quelli d’età e quelli di spirito, soprattutto quelli curiosi, desiderosi di assistere ad una messa in scena fantasiosa, frizzante, poetica, divertente in cui la musica che accompagna la storia con melodie classiche si armonizza ai suoni più moderni della musica elettronica.



I venti elementi che formano la compagnia spiccano per eterogeneità, ognuno con la propria specifica e preziosa caratteristica, valendosi di una interpretazione ricercata ed efficace del proprio personaggio.
In tutti la grande capacità tecnica si manifesta armoniosamente in soave leggerezza. L’emozione non è pantomima favolistica ma espressione manifesta del proprio animo. Un animo che, seppur adulto, può riconnettersi a quel bambino giocoso e felice che è in ognuno di noi tirando fuori da sé quella gioia sincera che viene espressa così bene e con grande divertimento all’inizio del secondo atto con una danza tribale in cerchio e più avanti con l’imitazione della danza degli indiani da parte dei tre protagonisti.



Un plauso particolare va allo scenografo, non solo per la fantasiosa messa in scena della camera dei ragazzi, della nave ma anche per i tre bocchettoni che, come cascate d’acqua, hanno completamente inondato il palco: i danzatori, come festosi bambini a mollo, hanno manifestato tutta la loro capacità nell’eseguire le sinuose ed articolate coreografie di Soavi. L’atmosfera fiabesca e lunare delle luci di Jacob Bogensperger trasporta lo spettatore nelle pagine del testo teatrale di James Berry, da cui Soavi ha ripreso la drammaturgia.
Il Coccodrillo famelico che si ricompone come pezzi di Lego che trovano un senso nella forma composita ha strappato più di una risata e di un applauso di apprezzamento per le capaci mani dei costumisti Karl Fehringer e Judith Leikauf che, nell’esprimere la loro visione professionale, hanno mantenuto una semplicità ed una nuance di colori morbida e delicata, senza stridori eccessivi, tranne per il nero necessario per le Ombre di Peter Pan e dei pirati, da Capitan Uncino in giù…il cattivo è pur sempre l’uomo nero.

E’ uno spettacolo perfettamente equilibrato tra svolgimento del racconto e coup de theatre che tiene lo spettatore incuriosito e sorpreso, attento e compiaciuto, divertito e coinvolto.

A questa produzione hanno collaborato ben 200 persone tra ballerini, musicisti, maestranze, segreteria etc., ha dichiarato il direttore Schreiner; è una grande gioia che le nove repliche siano già esaurite ma un vero peccato per chi non potrà assistere allo spettacolo.

Ci sarà modo, per chi non avesse la nostra fortuna, di non farsi scappare l’occasione nella prossima stagione, purtroppo sempre e solo in Germania.

Peter Pan
spettacolo in due atti
Coreografia di Emanuele Soavi
Dal 3 al 10 Maggio 2016
Cuvilliés Theater di Monaco di Baviera


Foto di © Marie-Laure Briane




 

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