Dal 2 maggio arriva quello che è da considerarsi il balletto più antico che sia pervenuto ai nostri giorni, La Fille mal gardée. Al Costanzi appare già nel 1881, appena due anni dopo la prima rappresentazione assoluta del 1789 al Gran Théâtre di Bordeaux. Una data fondamentale per la rinascita del balletto è il 1960, quando alla Royal Opera House Frederick Ashton firma la sua edizione, ispirata al suo amore per le campagne del Suffolk. Le musiche, adattate da John Lanchbery, partono da quelle originali di Ferdinand Hérold. La virtuosistica coreografia di Ashton racconta la passione di Lise e del suo amante Colas, rispettivamente l’étoile parigina Léonore Baulac, al suo debutto al Costanzi, e Daniil Simkin. Per la prima volta sul podio capitolino il direttore Philip Ellis.