Login   |   Registrati
Indietro

In prima italiana a Firenze Ma l'amor mio non muore / Epilogue

un irriverente spettacolo sul corpo che invecchia

Spettacoli
Luogo
Teatro Cantiere Florida
Via Pisana 111 Rosso
Firenze (FI)
Quando
11/01/2025
Orario
21.00
Compagnia
Wooshing Machine
Genere
Moderno/Contemporaneo

In prima italiana a Firenze Ma l'amor mio non muore / Epilogue – un irriverente spettacolo sul corpo che invecchia

da un'idea di Alessandro Bernardeschi
coreografia, scrittura e interpretazione Carlotta Sagna, Alessandro Bernardeschi & Mauro Paccagnella
drammaturgia musicale Alessandro Bernardeschi
luci e direzione di scena Simon Stenmans
assistente alla coreografia Lisa Gunstone
video Stéphane Broc
suono Eric Ronsse
costumi Wooshing Machine & Fabienne Damiean
con Pietro Ercolino
prodotto da Wooshing Machine
coproduzione Théâtre National de la Fédération Wallonie-Bruxelles, Charleroi danse - Centre Chorégraphique de la Fédération de Wallonie-Bruxelles, Les Brigittines
ospitato da Studio Studio Thor, Studio Etangs Noirs, Charleroi danse, Les Brigittines
con il sostegno del Ministère de la Fédération Wallonie- Bruxelles (service de la danse) e della Communauté Française

Uno spettacolo politico e deliziosamente ironico per raccontare il corpo che invecchia mentre l’anima conserva la verve per lanciarsi in atti sfrenati. Questo è “Ma l'amor mio non muore / Epilogue”, ultimo lavoro della compagnia belga Wooshing Machine che andrà in scena in prima italiana sabato 11 gennaio ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida di Firenze nell’ambito della stagione a cura di Versiliadanza. Seguito naturale della Trilogia della Memoria, lavoro in tre atti che ripercorreva la vita degli autori, lo spettacolo intreccia ricordi intimi e memoria collettiva nell’impronta lasciata dalla vita sui tre danzatori e coreografi – Carlotta Sagna, Mauro Paccagnella e Alessandro Bernardeschi – figli degli anni settanta e ottanta italiani, emigrati in Francia e in Belgio alla ricerca di fermento politico, sociale e culturale. Un lavoro che, nello stile che contraddistingue la formazione, fa convivere gravità e allegria, disinvoltura e disarticolazione, gigioneria e autoironia, gioia selvaggia e gravità. È vero che l'amore non muore, ma il tempo passa e i corpi dei monelli ne portano il peso. Il pubblico sente scricchiolare le articolazioni degli artisti: davanti a loro si spezzano. Quando un corpo minaccia di cadere è il compagno che si regge, si sostiene, prima di barcollare all'indietro, e non si può evitare di porsi una domanda bruciante e universale: che fare coi nostri involucri mortali? 

Con la Trilogia della Memoria Paccagnella e Bernardeschi, all’epoca cinquantenni, affrontavano la prova del tempo rivisitando 20 anni di sodalizio artistico, culturale e storico. Adesso, sessantenni, creano un nuovo spettacolo che prende il titolo dall’omonimo film del 1913 con la diva del muto Lyda Borrelli, danzatrice e attrice magistrale dalle movenze intense, cariche di emozioni, intensità e languore. “Ma non è tutto: Lyda Borelli ha dato il suo nome a una casa di riposo per artisti, quindi il titolo ci è sembrato più che appropriato!”, scherzano gli autori. L'umorismo gioca un ruolo essenziale, creando la distanza necessaria per guardare con giustizia alle storie personali dei tre interpreti e aprendo uno spazio catartico e liberatorio.

 

 
 

 
 

 
 

 
 



Contatti

Infoline: + 39 055 71 35 357 / + 39 055 71 30 664

Sito web: www.teatroflorida.it