Another with you e Winter Forest

Another with you e Winter Forest –

Prosegue Danza in Rete Off, la sezione di Danza in Rete Festival_Vicenza – Schio più vocata alla sperimentazione e alla scoperta di giovani talenti della danza nazionale e internazionale, con le proposte di giovani danzautori sotto il segno della contaminazione tra generi e scenari. Danza in Rete Festival_Vicenza – Schio promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, direzione artistica di Pier Giacomo Cirella in collaborazione con Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua, è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e della Camera di Commercio di Vicenza e si avvale dei contributi di alcune realtà aziendali del territorio: Gruppo Unicomm, Pieffe Sistemi, alcuni spettatori e donatori del Teatro.

Due i nuovi appuntamenti, in programma sabato 26 marzo, entrambi in prima nazionale: alle 19.00 sarà in scena “Another with you” di e con Matteo Vignali e Noemi Dalla Vecchia/VIDAVÈ Crafts al Teatro Spazio Bixio (Via Mameli 6, Vicenza), mentre alle 21.00 sarà la nuova creazione di Fabrizio Favale/Le Supplici “Winter Forest” ad essere presentata al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza. Al termine delle due performance si svolgeranno, come di consuetudine, gli Incontri con l’Artista durante i quali i danzatori e i coreografi discuteranno con gli spettatori la genesi e lo sviluppo delle loro creazioni di danza, un momento importante per cogliere molti aspetti artistici, e non solo.

“Another with you” di e con VIDAVÈ Crafts (Noemi Dalla Vecchia e Matteo Vignali) testo, registrazioni e composizioni musicali di VIDAVÈ Crafts, musica di Lambert, costumi di Jorida Bergasi, una produzione DANCEHAUSpiù, è in programma sabato 26 marzo: alle 19.00 al Teatro Spazio Bixio. È la nuova creazione coreografica di una coppia che parla di una coppia, un intenso pas de deux che mette in risalto, attraverso un dialogo acceso tra due innamorati, momenti complessi della vita in comune. La poetica espressiva dei corpi e la ricerca musicale legata all‘utilizzo della voce evidenziano come le difficoltà della relazione si possano affrontare, tentando, forse di risolverle, o allontanarle per porle in una sorta di sospensione; i due interpreti si parlano, si ascoltano o si isolano, in un proprio spazio, mettendo in scena una narrazione che rivela presente e passato della loro storia, mostrando due modi distinti di affrontare gli ostacoli di un percorso di vita. È proprio questo ritmo dei due performer, tra silenzi, suoni, parole e la composizione musicale As Ballad di Lambert, ad aver valso al lavoro in fase di creazione numerose segnalazioni e premi, tra cui la selezione per la Vetrina della giovane danza d’autore - Anticorpi XL 2020, la menzione coreografica del Premio Theodor Rawyler ed il premio internazionale Prospettiva Danza Teatro 2021.

Vidavè Crafts

La Compagnia Vidavè Crafts è composta da due danzautori under 30 provenienti da esperienze molto diverse: Noemi Della Vecchia si è formata all’Opus Ballet e ora è danzatrice di Esklan Art’s Factory, compagnia di danza contemporanea vocata alla sperimentazione, diretta da Erika Silgoner; Matteo Vignali proviene dalle street dances e si è formato con esperienze in diversi collettivi. Entrambi lavorano attualmente in Italia e Europa come performer e la loro compagnia è supportata da DANCEHAUSpiù, centro di produzione italiana e Home Centro per la Creazione Coreografica.

Il secondo appuntamento della serata è previsto sabato 26 marzo alle 21.00 al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, anche questo in prima nazionale: si tratta di “Winter Forest” una coproduzione Danza in Rete Festival con la Compagnia Le Supplici di Fabrizio Favale, interpretata da Daniele Bianco, Valentina Staltari, Po-Nien Wang, musiche di Alex Somers, Jónsi, Christian Fennesz, coreografia di Fabrizio Favale, musiche di Massimo Carozzi, Daniela Cattivelli, Alex Somers, Jónsi, Christian Fennesz, scene e costumi di First Rose.

Dopo aver frequentato a lungo i paesaggi nei loro mutamenti dentro l’alternarsi delle stagioni (Le Stagioni Invisibili – Ciclo Coreografico Infinito 2018-2021), con questo nuovo progetto Fabrizio Favale, coreografo e interprete già visto e apprezzato sulla scena di Danza in Rete Off, indaga il concetto di mimetismo, colto prima di tutto come evento estetico. Una modalità di scomparire, dissolversi nel circostante, per riapparire con le sembianze del circostante. La bellezza di essere percepito e non essere percepito, con il corpo che si fa esteso quanto il paesaggio. “Winter Forest” crea un paesaggio immaginario dal carattere invernale, glaciale, in cui si muovono strane creature non ben identificate, che sembrano voler sfumare il confine tra i loro corpi e il paesaggio circostante. Spazio e danzatori presentano infatti simili tratti estetici, con conseguente effetto mimetico, che li fa quasi scomparire e riapparire costantemente. La coreografia è costruita con un’idea ciclica in cui gli elementi pur variando, tornano e ritornano, con un’apparente casualità, come accade ai temporali e alle tempeste. La danza è fatta di innumerevoli movimenti inediti e rapidi passaggi da una qualità all’altra, mescolando linguaggi inclassificabili, che a tratti sembrano di creature selvatiche, e a tratti si snodano in elementi tecnici e virtuosi.

Fabrizio Favale

Dopo una Full Scholarship all’American Dance Festival, alla Duke University nel 1990, riceve nel 1996 il “premio della critica come miglior danzatore italiano dell’anno” e nel 2011 la “Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano”. Dal 1999 ad oggi ha creato oltre 30 coreografie e i suoi lavori sono invitati in importanti contesti internazionali. È ideatore di progetti di ricerca tra cui: “Le Stagioni Invisibili – Ciclo Coreografico Infinito”, progetto vincitore del Premio di produzione PerChiCrea 2019 di Siae e Mibac e selezionato da Big Pulse Dance Alliance come uno degli otto migliori progetti outdoor europei 2021. Collabora con musicisti come Mountains, Teho Teardo, Daniela Cattivelli. Recentemente il suo “Ossidiana” è stato invitato alla Biennale de la Danse de Lyon, mentre “Circeo” è stato coprodotto dal Théâtre National de la Danse Chaillot, Parigi.

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