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A Romaeuropa con Dancing Days arrivano le più sorprendenti creazioni della scena coreografica europe

Spettacoli
Luogo
Mattatoio
piazza Orazio Giustiniani
Roma (RM)
Quando
Dal 26/10/2022 al 05/11/2022
Genere
Moderno/Contemporaneo

A Romaeuropa con Dancing Days arrivano le più sorprendenti creazioni della scena coreografica europe –

È la fotografia di un movimento che attraversa l’Europa facendone danzare le identità: Dancing Days, la rassegna di Romaeuropa curata da Francesca Manica, in scena al Mattatoio dal 26 al 30 ottobre e al Teatro Biblioteca Quarticciolo il 4 e 5 novembre, raccoglie alcune delle più sorprendenti creazioni della scena coreografica europea, anche grazie alla rete Aerowaves che seleziona ogni anno le migliori proposte coreografiche disegnando un network sul territorio nazionale e internazionale.

Ad aprire la rassegna la danzatrice e coreografa franco-malgascia Soa Ratsifandrihana, già nei lavori di Anne Teresa De Keersmaeker e James Thierrée, in scena il 26 ottobre con la sua prima creazione, Gr oo ve, un assolo che dal groove, quell’indefinibile “quasi nulla” alla base di molti stili musicali del XX secolo, arriva a risvegliare i ricordi dell’infanzia generando attraverso la danza una rinascita spirituale.

Esplora differenti linguaggi coreografici la coreografa francese Leïla Ka, in scena il 26 ottobre con la sua trilogia che parte da Pode Ser, un percorso nelle identità multiple che costituiscono la persona, il rapporto con sé stessi, gli altri e la società in una sorta di combattimento senza fine, passando per C’est toi qu’on adore, un grido di speranza di due eroine tragiche e vulnerabili, fino ad arrivare a Se Faire la belle, un atto di ribellione, danzato dalla stessa Leïla Ka, attraverso un linguaggio coreografico stravagante che flirta con l’assurdo, in un disordine provocatorio intriso di ironia e derisione.

Dal network Aerowaves arrivano i lavori in scena il 28 ottobre: il coreografo tedesco Philippe Kratz con Open drift reinterpreta il tema dell’incontro, dell’eccitazione e della magia trasmessa da ogni nuovo inizio lasciandosi ispirare all’iconico assolo di Anna Pavlova ne La morte del cigno coreografato nel 1905 da Michel Fokine; mentre sono corpi disorientati e in transito quelli messi in scena da Andreas Hannes con Warping Soul, un lavoro che il coreografo greco sviluppa intorno al concetto di piega, di deformazione e di curvatura di una rotta, dove i corpi che attraversano lo spazio generano trasformazioni e nuove narrazioni pronte a sorprendere e ipnotizzare lo sguardo.

Attinge al vocabolario della house dance il passo a tre del belga Cassiel Gaube, Soirée d’etudes, in scena il 29 ottobre. Ispirandosi alle opere di Bruno Beltrao e di William Forsythe, e collaborando con esperti di street dance, il lavoro si sviluppa come un “pas de deux à troix” o una “serata coreografica” sulla musica più amata dal coreografo che, attingendo a un archivio di movimenti comuni, cerca di rivelare l’alfabetizzazione che la pratica dell’house dance richiede e trasmette.

Si rinnova inoltre l’appuntamento con DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35 promosso e sostenuto dall’omonima rete e di cui Romaeuropa presenta il 30 ottobre, all’interno della sua programmazione, la serata finale di premiazione dei 4 progetti finalisti del 2022 e in prima nazionale il lavoro vincitore della scorsa edizione: Pas de deux di Jari Boldrini e Giulio Petrucci che pone al centro della propria ricerca il valore del legame e delle relazioni. Premiata sempre nell’ambito di DNAppunti Coreografici ma nel 2020 la pièce My Body Trio della coreografa Stefania Tansini, un percorso di ricerca della verità intima tra tre esseri umani.

In corealizzazione con il Teatro Biblioteca Quarticciolo, chiude Dancing Days il 4 e 5 novembre, Pablo Girolami, già in DNAppunti coreografici 2021, con i suoi due lavori T.R.I.P.O.F.O.B.I.A e Jose Pasqual.