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PARSONS DANCE E' PURA GIOIA

Critica Spettacoli
Luogo
Teatro Brancaccio
Via Merulana, 244
Roma (RM)
Quando
non specificata
Compagnia
Parsons Dance
Genere
Varie
Angela Testa



PARSONS DANCE E’ PURA GIOIA

di Angela Testa


La Parsons Dance è pura gioia di danzare, di mostrare le emozioni positive che possono generare dall’essere umano nel momento della loro massima esplosione, quando il corpo che le incapsula le estrae da se stesso.

Ritmo incalzante, commistione di linguaggi, colori caldi, sofisticati, profondi. Lo spettacolo andato in scena al Teatro Brancaccio come ultima tappa di un lungo tour italiano è un sapiente mix di coreografie del geniale deus ex machina di questa scoppiettante compagnia.

I movimenti sono sempre morbidi, rotondi, pervasivi, anche quando le braccia si allungano dritte e tese come aghi a penetrare lo spazio, i corpi piroettano come danzatori sufi espandendosi o diventando fusi lunghi e stretti. C’è immensa gioia e grande vitalità in questa danza che si rapporta non solo con lo spazio circostante ma con l’aria che esso contiene. Ora volano come farfalle, nel primo brano “Finding Center”, in prima europea, ispirato al mondo dell’umano femminile con la sua forza creativa capace di nutrire e abbracciare, che fa tornare alla memoria vecchie danze popolari e che grazie alla musica del compositore Thomas Newman, plurivincitore dell’Academy Awards, catalizza da subito il pubblico. Ora si mescolano sinuosamente in figure geometriche come un unico corpo che cambia costantemente forma, in "Union".

E’ l’apoteosi del movimento corale che si esprime all’unisono, esaltando e magnificando il ritmo musicale ed espandendo e potenziando se stesso. Una modalità di espressione coreografica sapiente ed articolata, non certo saggistica, come alcuni erroneamente ritengono, che la Parsons Dance esprime in modo sofisticato e lieve al tempo stesso, ottenendone il massimo rendimento scenografico e comunicativo.

Brani vecchi e nuovi hanno composto un programma di poco più di un’ora che è volata come un soffio. Un affresco sullo spettacolo americano, manifesto della migliore interpretazione del think positive, in cui si colgono i sapori di ingredienti musicali e coreografici che vanno dal Popolare al Folk, dall’Afro al Tribale, dal Country alla Danza Urbana Hip Hop di “Unexpected Togheter”, la nuova creazione in anteprima europea che “si sforza di creare non solo una avvicinamento fra la danza contemporanea e i diversi stili di street dance”, fino alla Contemporanea più erudita per terminare con ideali essenze di Musical, nell’ultimo pezzo “In The End” con musiche della Dave Matthews Band, il tutto solo come tracce ispiratrici, come storia di un Dna genetico. Non c'è racconto didascalico, solo movimento, e malgrado ciò il pubblico è rapito, ipnotizzato, non riesce a staccarsi mai, a ragione del fatto che quando la Danza pura ha un'identità creativa centrata, ha un'idea propulsiva, un fondamento concreto ed è espressa al meglio non riesce ad annoiare mai.

Il gioco di mani di “Hand Dance”, la coreografia tutta espressa con due tagli di luce laterali che illuminano le braccia e le mani dei danzatori lasciando i loro corpi al buio, è un esercizio di stile delizioso e divertentissimo. Essere riusciti a far vedere le due dita che camminano in discesa come un omino sul fianco di una montagna anche all’ultima fila di platea confermano quanto David Parsons e Howell Binkley siano due monumenti dello spettacolo dal vivo per inventiva e uso del mezzo teatrale.
La semplicità e l’efficacia delle soluzioni sceniche date dalla padronanza dell’utilizzo della luce sono il leitmotiv di ogni creazione coreografica dei due geniali fondatori della Compagnia.

Elena D’Amario, la nostra splendida danzatrice pescarese, è stata magnifica nel difficilissimo assolo “Caught” (brano del 1982 su musiche di Robert Fripp che David Parsons creò per se stesso) tutto giocato sul ritmo impresso dallo stroboscopio all’alternanza tra la luce e il buio per far sì che il danzatore venga colto dalla luce nel momento di massima elevazione, e sempre in quello, in tal modo da sembrare fermo in aria. Alla fine del pezzo è venuto giù il Teatro: il pubblico romano, che già alla fine di ogni coreografia aveva manifestato il suo entusiastico plauso, ha tributato alla danzatrice italiana un’esplosione di applausi, grida di approvazione ed una standing ovation.
Scena che si è ripetuta alla fine dello show con il pubblico in deliquio per tutti i danzatori e per David Parsons chiamato sulla scena per i saluti.


PARSONS DANCE - ITALIAN TOUR

PROGRAMMA
Italy 2017

programma e cast soggetto a cambiamenti

Finding Center
** PRIMA EUROPEA **
2015
Choreography by David Parsons
Lighting by Howell Binkley
Music by Thomas Newman
Costumes by Naomi Luppescu

Finding Center was commissioned by the Harriman-Jewell Series to commemorate its 50th season of bringing the best of the performing arts to Kansas City. Very special thanks to long time-friend and collaborator, Rita Blitt, whose exhibition “Finding Center” provided true inspiration for the work.


Union
1993
Choreography by David Parsons
Lighting Design by Howell Binkley
Music by John Corigliano, “Concerto for Clarinet and Orchestra: II. Elegy”
Costume Design by Donna Karan

Union was born out of an AIDS benefit at the Lincoln Center in 1993, and was restaged by Parsons Dance with public funds from the National Endowment for the Arts and New York State Council on the Arts with the support of Governor Andrew Cuomo and the New York State Legislature. This work was restaged, in part, at a NYSCA Long-Term Residency in New York State at PS21 in Chatham, NY in 2015.

Hand Dance
2003
Choreography by David Parsons
Lighting Design by Howell Binkley Musical arrangement by Kenji Bunch, “Orange Blossom Special”
Costume Concept by David Parsons
Unexpected Together
** ANTEPRIMA EUROPEA **
2017
Choreography by Ephrat Asherie and David Parsons
Lighting by Christopher Chambers
Original Score Composed by Marty Beller

This new music and dance is commissioned by Parsons Dance for its 2017 season, with private support from
The O’Donnell-Green Music and Dance Foundation.

Caught
1982
Choreography by David Parsons
Lighting Concept by David Parsons
Lighting Design by Howell Binkley
Music by Robert Fripp, “Let the Power Fall”
Costume Design by Judy Wirkula

Caught is maintained in the active repertory of Parsons Dance through generous support from the Jim and Linda Ellis Foundation.

In The End
2005
Choreography by David Parsons
Lighting Design by Howell Binkley
Music by Dave Matthews Band
Costume Design by Mia McSwain


In the End was commissioned by The Ferguson Center for the Arts at Christopher Newport University, Newport News, VA. Additional support was provided by the Jim and Linda Ellis Foundation, in memory of Jim Ellis.








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