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Corpi poetici tra musica, danza e vetri trasparenti

Critica Spettacoli
Luogo
Festival NUTIDA
Scandicci (FI)
Quando
26/06/2025
Compagnia
Cristian Cucco & Thomas Van de Ven
Genere
Moderno/Contemporaneo
Gabriella Gori



 È la poesia del gesto danzato, effimero eppure presente come un'impronta sul vetro, quella che pervade Bodies on Glass di Diego Tortelli proposto in prima versione outdoor al Pomario del Castello dell'Acciaiolo di Scandicci nell'ambito della VI edizione di NUTIDA Nuove danzatrici/ori. Il Festival di danza contemporanea che vanta la direzione artistica di Cristina Bozzolini e Saverio Cona e non smentisce la predilezione per la giovane coreografia d'autore con una programma ricco di eventi che si svolgono nella suggestiva ora del tramonto tra il verde e la frescura del pomario scandiccese.

   La creazione, coprodotta da Triennale Milano e Teatro Grande di Brescia, nasce dall'empatia artistica tra il pianista Andrea Rebaudengo e il coreografo Tortelli che, insieme, danno visibilità alla musica di Philip Glass attraverso i corpi danzanti di Cristian Cucco e Thomas Van de Ven. Due straordinari ballerini che da tempo collaborano con Diego.

Tortelli, nominato dal 2019 coreografo residente presso il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto per il quale ha firmato non pochi lavori fra cui Domus Aurea, Preludio, Another Story, SHOOT ME, Glory Hall, ha vinto nel 2021 il primo bando per artisti italiani della Biennale Danza di Venezia sotto l'egida di Wayne McGregor. Un riconoscimento ottenuto con il progetto intitolato Fo:No e presentato in prima assoluta al Festival coreografico lagunare nel 2022.

Non solo ma il dancemaker bresciano è anche coreografo associato per il festival MILANoLTRE e per il centro di produzione Tanzburo Munchen e a tutt'oggi è uno dei nomi di punta della creatività contemporanea anche con Bodies on Glass. Una produzione che mostra l'originalità del suo linguaggio e della sua cifra stilistica nella capacità di permeare di lirismo l'impattante fisicità della danza contemporanea e di lasciare in chi guarda il ricordo  dell'accadimento danzato e la sensazione di averne fatto parte.  

   Bodies on Glass procede su una doppia partitura: quella musicale con i brani di Glass magistralmente eseguiti da Rebaudengo e quella coreografica ideata da Tortelli e restituita da Cucco e Van de Ven che, in un preciso disegno compositivo, alternano soli e duetti fasciati da larghi pantaloni e giacche fuori misura di Etro by Marco de Vincenzo, che assecondano il movimento e sono loro stessi parte della coreografia.

Sulle note di Glass tre appaiono essere le direttrici espressive con l'iniziale e leggero 'pizzicato' di piccoli e ritmati passi sul posto, con il successivo e fluido concatenarsi di legati di coppia che hanno nel tocco delle mani il punto di arrivo e di partenza di figure sinusoidali ed elicoidali, con le finali performance alternate in cui Cristian e Thomas danzano da soli per poi ritrovarsi uniti in un mutuo scambio di fiducia e di complicità.

Tutto in Bodies on Glass scivola lieve nella sua fragile estemporaneità e dà spazio all'improvvisazione e alla poesia di una danza che resta impressa nella mente come l'impronta sul vetro terso e trasparente. Ecco che allora il titolo si svela nel suo doppio significato di «corpi che danzano sulla musica di  Glass» e di «corpi sul vetro» ma, in entrambi i casi, lasciano negli spettatori quelle «postille» di dantesca memoria che suggellano il successo di uno spettacolo bello, coinvolgente e poetico.       

    

 

       

 

 

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