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Carlo Fuortes - Highlander
Monica Ratti
Mentre tutti siamo in pensiero per il nostro futuro, ma soprattutto quello dei nostri figli, ci domandiamo quale lavoro, come tutelare la nostra salute, quali i rapporti tra persone, ebbene tra le priorità della Sindaca di Roma, la tutela del posto di lavoro per il dott Carlo Fuortes per la rinomina a sovraintendente del Teatro dell’Opera di Roma.
Ora, tutto lo spettacolo dal vivo non sa come sopravvivere, tutti si stanno prendendo tempo per comprendere come meglio attivarsi e in una situazione così complicata e nonostante i malumori manifestati in più occasioni all’interno del Teatro dell’Opera di Roma nei confronti di Fuortes , la nostra Sindaca ha tra le sue priorità il manifestare tutta la sua solidarietà per l’operato del sovraintendente uscente.
Riceviamo ieri da parte di fonte sindacale, il documento dell’interrogazione di Andrea De Priamo, capogruppo Fratelli D’Italia al Comune di Roma.
Un breve riassunto delle puntate precedenti .
Carlo Fuortes fu nominato nel dicembre 2013 dall’allora Sindaco Ignazio Marino, nel 2015 il commissario Francesco Paolo Tronca lo ripropone sempre alla guida del Teatro dell’Opera di Roma all’allora Ministro Dario Franceschini che ne ratificò la nomina. Febbraio 2020 il mandato giunge al termine.
Le rappresentanze sindacali unitamente alle segreterie territoriali e agli RSU hanno espresso direttamente alla Sindaca di Roma Virginia Raggi, in più incontri e con documenti ufficiali, il loro dissenso alla rinomina del dottor Fuortes in quanto i sindacati rivendicano il fatto che durante la sua gestione il sovraintendente non ha rispettato gli accordi sottoscritti tra le parti, ha precarizzato ulteriormente il lavoro e licenziato circa 40 dipendenti. Proporre la rinomina in un periodo così delicato come questo, dove per tutti è più difficile poter far valere le proprie rivendicazioni è stato percepito come un ulteriore pressione da parte della politica, che ancora una volta si dimostra o vuole essere sorda e cieca difronte alle documentazioni prodotte.
A questo punto i sindacati si aspettano un atteggiamento differente dal Ministro Dario Franceschini, invitandolo a considerare il ciclo Fuortes concluso, in quanto non gradito alla maggior parte dei lavoratori del Teatro dell’Opera di Roma per una serie di atti e motivazioni inerenti la sua gestione che non ha prodotto quel consolidamento di buona gestione che in molti si auspicavano durante il suo mandato.
Per quanto riguarda la Sindaca Raggi, non si comprende quali siano le motivazioni che l’hanno indotta a riproporre Carlo Fuortes per un nuovo mandato, tenendo presente l’esposto presentato dal consigliere di maggioranza , del movimento 5 stelle, Andrea Coia inerente le royalties pagate dalla società che gestisce il catering e il bar all’Auditorium di Roma in capo alla Fondazione Musica per Roma di cui Fuortes è stato amministratore delegato dal 2003 al 2015, esposto presentato sia all’ANAC che alla Procura della Repubblica di Roma.
A questo proposito vi invitiamo a leggere l’articolo del Il Fatto Quotidiano del 23 settembre 2018 dal titolo : Auditorium di Roma, a rischio gli affari del genero di Letta.
Inoltre riportiamo il link della delibera ANAC .
A consolidare la presa di posizione di Andrea De Priamo, oggi Maurizio Politi capogruppo di Noi con Salvini nell’assemblea capitolina ha presentato la sua interrogazione sempre relativa alla gestione Fuortes.
Di seguito riportiamo le interrogazioni .
Monica Ratti
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