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ROSSINI OUVERTURES

Spettacoli
Luogo
Teatro Carcano
Milano (MI)
Quando
Dal 18/05/2018 al 20/05/2018
Compagnia
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
Genere
Moderno/Contemporaneo

ROSSINI OUVERTURES –

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
presenta

ROSSINI OUVERTURES

coreografia e regia di Mauro Astolfi

18, 19 E 20 MAGGIO 2018
TEATRO CARCANO - MILANO




Il Tour Rossini Ouvertures 2018 proseguirà nella prossima stagione



" Rossini Ouvertures" Spellbound Contemporary Ballet from Spellbound Contemporary Ballet on Vimeo.


Spellbound Contemporary Ballet è in scena a Milano dal 18 al 20 maggio con l'ultima fortunata creazione di Mauro Astolfi per la compagnia: "Rossini Ouvertures". 

Rossini Ouvertures celebra la figura artistica e umana di Gioachino Rossini di cui, nel 2018, ricorrono i 150 anni dalla morte. Al suo illustre concittadino, Pesaro, città della Musica, con il suo conservatorio e teatro storico, ha dedicato un ricchissimo calendario di attività artistiche, musicali e letterarie tese a onorare la vita e l’attività artistica del geniale compositore; tra queste si è inserito lo spettacolo creato da Mauro Astolfi a cui la città di Pesaro, insieme al Teatro Rossini, ha partecipato come co-produttore.

Questa creazione di Mauro Astolfi, realizzata con il contributo del MiBACT - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e della Regione Lazio in collaborazione con il Comitato Nazionale delle Celebrazioni dei Centenari Rossiniani, il Comune di Pesaro & AMAT, inaugura una nuova stagione di grandi tournée e successi non solo italiani per Spellbound Contemporary Ballet.

La lettura di Augusto Benemeglio sulla vita di Rossini, su quella ‘Follia organizzata’ ha profondamente e assolutamente illuminato il coreografo Astolfi. “Sono sinceramente stato sedotto in 24 ore di ascolto continuo e ripetuto dal mondo Rossiniano, da questa genialità così prorompente e inebriante ma che al tempo stesso viveva camminando a braccetto con tante macchie nere, dilaniato da un profondo mal di vivere che, attraverso una fortissima ed energetica personalità, al limite del bipolarismo, ha creato opere musicali di una grazia assoluta ed eterna. Cercare di toccare tutti i punti di una vita come quella di Gioacchino Rossini sarebbe stato assolutamente impossibile, anche perché per quanto la danza possa e per quanto il movimento sia un altro aspetto del suono, la materializzazione della musica, quello che Rossini ha saputo creare in pochi anni della sua vita... non credo potrà mai essere rappresentato diversamente in modo sinceramente sensato.”

In questo spettacolo Astolfi ha immaginato una grande parete, la parete dei ricordi di Rossini, dove nascondeva, archiviava il suo cibo, i suoi vini, la casa dove ospitare I suoi grandi amici e compositori, ma anche la gente comune con la quale amava scherzare, giocare e condividere tutti gli aspetti della sua vita... questa ‘parete’ è immaginata come come una proiezione della sua mente, piena di sportelli, di ripiani, di nascondigli, una parete che separava a livello immaginario un mondo dall'altro. In questo spazio si aggirava un inquilino, una figura antropomorfa, nera, una macchia che aveva assunto sembianze umane, che ormai comunicava con lui, che si insinuava nei suoi sogni, strisciava dentro il suo letto e poi spariva ma che era sempre lì, come a scandire il poco tempo, ma anche il lungo tempo passato a combattere contro disagi fisici e psichici di ogni tipo. Questa figura nera era la paura della morte, la sua malattia, ma forse anche il suo consigliere, paradossalmente in alcuni momenti l'unica certezza.

Nelle sue lunghissime notti, sempre più insonni, Rossini viveva ormai in due mondi, che a momenti si avvicinavano, quasi si toccavano, e solo la sua infinita capacità di creare, la sua passione per il godimento fisico, sensoriale, per la cucina, per il sesso, riuscivano momentaneamente ad anestetizzare quello che stava accadendo nel suo corpo e nella sua mente.

“La sua era musica estrema. Il segno di una forza e di una energia superiore, e ho volutamente cercato di creare una danza estrema, carica di energia, di vitalità, di incontri, di seduzioni, di suggestioni; ho passato molto tempo pensando come si sarebbe potuto tradurre in movimento la sua genialità compositiva. Non ho sentito di lavorare su un'astrazione, ho cercato e ho ‘sentito’ come raccontare la vibrazione della sua musica: mi sono letteralmente lasciato trasportare, ed è stata un'esperienza unica. Come scrive Alessandro Baricco: la musica di Rossini è una vera e propria ‘follia organizzata’. Intensità, caos puro, smarrimento, fuga schizoide ma scappando ha creato qualcosa che non avrebbe mai più potuto essere ripetuto dopo di lui." Mauro Astolfi

Rossini Ouvertures vanta nel cast creativo, oltre alla regia e alla coreografia di Mauro Astolfi coadiuvato da Alessandra Chrulli in veste di assistente coreografa, il contributo al disegno luci di Marco Policastro (collaboratore storico della compagnia e affermato free lance, che firma con Astolfi anche il set concept), la realizzazione delle scene da parte di Filippo Mancini (insieme a CHIEDISCENA di Filippo Tiezzi) già collaboratore di Romeo Castellucci e dei costumi da parte di Verdiana Angelucci.


Da Teatro.gaiaitalia.com di Alessandro Paesano “Un lavoro magnificamente riuscito”
"Rossini Ouvertures è un lavoro magnificamente riuscito sostenuto da una inventiva coreutica eccezionale, nel quale Astolfi si dimostra oltre che grandissimo coreografo anche un maestro eccezionale per aver saputo approntare delle coreografie così a misura dei suoi interpreti, bravi e brave. Sono loro a far sì che le difficili, faticosissime, esigenti coreografie di Astolfi sembrino facili da eseguire, parlando la grammatica di una lingua nuova come la si parlasse da sempre. "

Il Tour Rossini Ouvertures 2018 proseguirà nella prossima stagione




Crediti
coreografia e regia Mauro Astolfi
danzatori Alice Colombo, Maria Cossu, Fabio Cavallo, Mario Laterza, Giovanni La Rocca, Giuliana Mele, Caterina Politi, Giacomo Todeschi, Serena Zaccagnini
musiche dal vivo Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania
cantanti solisti Martiniana Antonie (mezzo soprano), Francesco Auriemma (baritono),
musiche Gioachino Rossini
disegno luci Marco Policastro
set concept Mauro Astolfi Marco Policastro
realizzazione scene Filippo Mancini/CHIEDISCENA Scenografia
disegno costumi Verdiana Angelucci
assistente coreografa Alessandra Chirulli
comunicazione e ufficio stampa Antonino Pirillo

Una produzione Spellbound realizzata con il Contributo del Ministero per i Beni e le Attivita’
Culturali e del Turismo e della Regione Lazio in collaborazione con il Comitato Nazionale delle Celebrazioni dei Centenari Rossiniani, Comune di Pesaro & AMAT
Si ringrazia per la preziosa collaborazione l’Accademia Rossiniana "Alberto Zedda" del Rossini Opera Festival
Debutto - Prima Mondiale: 25 Febbraio 2017 Teatro Rossini – Pesaro