Login   |   Registrati
Indietro

Rossini Ouvertures

“Allora..Dove eravamo rimasti ?”

Spettacoli
Luogo
Teatro di Ostia Antica
Ostia Antica (RM)
Quando
10/07/2018
Orario
21
Compagnia
Spellbound Contemporary Ballet
Genere
Moderno/Contemporaneo

Rossini Ouvertures – “Allora..Dove eravamo rimasti ?”

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET

in

ROSSINI OUVERTURES
“Allora..Dove eravamo rimasti ?”

TEATRO DI OSTIA ANTICA
10 luglio 2017


Prima Mondiale, Teatro Rossini di Pesaro, 25 febbraio 2017

coreografia e regia Mauro Astolfi
musiche Gioachino Rossini
assistente alle coreografie Alessandra Chirulli
disegno luci Marco Policastro
produzione Spellbound con il contributo del MIBACT
in collaborazione con Amat/Teatro Rossini di Pesaro
Danzatori
Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Giacomo Todeschi, Giovanni La Rocca
Fabio Cavallo, Caterina Politi, Alice Colombo, Serena Zaccagnini


 
“La lettura della cronaca dell’epoca sulla vita di Gioachino Rossini, quello che di lui dissero altri grandi compositori, in special modo Beethoven, ha acceso il mio interesse per conoscere l’aspetto psicologico dell’uomo Rossini. 
Mazzini lo definì: “un titano di potenza e di audacia, il Napoleone di un’epoca musicale”. Wagner disse che “ fu il primo, vero, grande, venerabile uomo mai incontrato nel mondo della musica”.
Mauro Astolfi

L'attesissima nuova creazione di Mauro Astolfi viene alla luce e inaugura una nuova stagione di grandi tournée e successi per la Spellbound Contemporary Ballet, la compagnia di danza contemporanea che sta conquistando i primi posti all'attenzione del grande pubblico internazionale e confermando nel mondo la qualità culturale della danza italiana.

In prima mondiale al Teatro Rossini di Pesaro,  l'opera Rossini Ouvertures, in co-produzione con Teatro Rossini/Comune di Pesaro, in collaborazione con Amat e con il contributo del Comune di Pesaro, ancor prima del suo debutto, fa parlare di sè e programma una ricca serie di repliche sia in Italia che all'estero.

Rossini Ouvertures celebra la figura artistica di Gioachino Rossini che, nel 2018 “diventerà il testimonial della bellezza italiana nel mondo”. In un anno denso di attività che ricorderanno la vita e l’attività artistica del famoso compositore in occasione del 150° dalla morte, lo spettacolo è  parte degli appuntamenti organizzati per le celebrazioni che si terranno nella città di Pesaro che, con il Teatro Rossini, partecipa come co-produttore. 
Al suo illustre concittadino Pesaro, città della Musica, con il suo conservatorio e teatro storico, dedica dal 20 al 29 febbraio un ricchissimo calendario di attività artistiche, musicali e letterarie per ricordare i duecento anni dalla prima rappresentazione de Il Barbiere di Siviglia avvenuta il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma.

Rossini Ouvertures vanta nel cast creativo, oltre alla regia e alla coreografia di Mauro Astolfi, il contributo al disegno luci di Marco Policastro (collaboratore storico della compagnia e affermato free lance, che firma con Astolfi anche il set concept) e la realizzazione delle scene da parte di Filippo Mancini (insieme a CHIEDISCENA di Filippo Tiezzi) gia’ direttore di scena per Romeo Castellucci. 

Note di regia
"Una personalità così potente e incredibile capace di comporre in soli 13 giorni il Barbiere di Siviglia mi ha letteralmente riempito la testa di suggestioni, di immagini, di simboli, di scene non legate alle singole opere del musicista, ma piuttosto un atterraggio su quel mondo, un’esplorazione per cercare, “vedere” attraverso le potenti immagini sonore di Rossini, lasciarmi trasportare da tutta quella forza e poter immaginare per un attimo di averlo conosciuto!
Rossini fu disconosciuto nell’epoca in cui il pubblico ancora si riconosceva in una produzione destinata al consumo immediato, che riflettesse le aspirazioni di una società in trasformazione; una produzione, in qualche modo, interessata al “realismo”. Oggi invece il pubblico crede meno in una produzione contem- poranea e si reca a teatro principalmente alla ricerca di un’evasione estetica e insieme “culturale” dalla vita quotidiana. E’ verosimile che gli ideali estetici di Rossini, volti al conseguimento del sublime, si trovino in immediata sintonia con quelli “antirealistici” dello spettatore moderno.

In questa direzione, leggendo di questa storia di questo straordinario artista che improvvisamente sparisce dalle scene…come da una semplice conversazione e poi ritorna esclamando.. “ Allora dove eravamo rimasti?” ..tutto questo è in questo progetto dove Spellbound percorre la strada di un sogno fatto di tanti momenti, di tante situazioni diverse, di personaggi che tutti insieme raccontano di uomini soli, divertiti, tristi e coraggiosi,in una grande stanza bianca dove scorrono e si mescolano i sapori e i colori di una vita piena, anche di problemi, ma con il gusto di viverla questa vita ..con la stessa arguzia di Rossini che inebriato dalla sua stessa creatività e dalla sua traboccante energia seduceva senza sosta…
Una grande stanza bianca come un’immensa tela dove proiettare e amplificare i propri demoni e i propri desideri per poterli mostrare.. ma dove tutto può essere cancellato come in una lavagna.
Così come Rossini improvvisamente spariva.”
 Mauro Astolfi 


TEATRO DI OSTIA ANTICA
10 luglio 2017

ROSSINI OUVERTURES
Coreografia e regia Mauro Astolfi 
Musiche Gioachino Rossini 
Disegno Luci Marco Policastro 
Set concept Mauro Astolfi, Marco Policastro 
Realizzazione scene Filippo Mancini/CHIEDISCENA Scenografia 
Disegno Costumi Mario Laterza, Verdiana Angelucci 
Realizzazione Costumi Verdiana Angelucci 
Assistente coreografa Alessandra Chirulli
Una produzione Spellbound realizzata con il Contributo del Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali e del Turismo in collaborazione con il Comune di Pesaro & AMAT