Regia/coreografia: Jan Martens/GRIP & fABULEUS
Interpreti: Isabel Braamkolk, Noor Caestecker, A. Claassen, Renée De Coninck, Luna Glowacki, Bente Govaerts, Noor Hollemeersch, Birgit Lesage, Marie Libens, Hannah Peiren, Celina Vercruysse, Yanou Van Dessel, Mirren Vandenberk
Realizzato con il sostegno dell’Ambasciata del Belgio
Sul palco 13 adolescenti che si identificano (o no) come ragazze e donne vestono, attraverso movimenti e parole, i panni le une delle altre e quelli di autrici del passato per riflettere su parità e diversità di genere. Le parole di Virginia Woolf, Susan Sontag, Simone de Beauvoir, si mescolano ai tweet e ad altre testimonianze per riflettere su temi come l’omosessualità, gli stereotipi di genere, il femminismo, i modelli di riferimento e l’accettazione.
Il titolo dell’opera di riferisce al test che ha preso il nome della disegnatrice Alison Bechdel. Nel 1985, in un episodio del suo fumetto Dykes To Watch Out For, ha identificato le linee guida di quello che è oggi considerato uno strumento per misurare la presenza femminile in film, libri e altri media. Per essere superato il test richiede che ad esempio un film contenga almeno una scena nella quale alcune donne parlino di qualcosa che non sia a proposito di uomini, che queste donne abbiano un nome e che il totale di queste scene superi i cinque minuti. Il 97% del film prodotti ad Hollywood non rispettano questi criteri.
Jan Martens (Belgio, 1984) ha studiato alla Fontys Dance Academy a Tilburg e si è diplomato nel 2006 in danza presso l’Artesis Royal Conservatoir di Anversa. Ballerino e coreografo porta nei suoi lavori l’idea che tutti i corpi possano comunicare e che tutti abbiano qualcosa da dire. In ogni suo progetto cerca di ridisegnare la relazione tra pubblico e performer