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Giornata internazionale delle persone con disabilità TIME TO ACT

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02/12/2021
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Nella giornata internazionale delle persone con disabilità, il lancio europeo dei dati della ricerca condotta da On the Move in 40 Paesi europei. La rete di informazione sulla mobilità culturale evidenzia la grave esclusione delle persone con disabilità nel panorama culturale europeo
 
British Council e Europe Beyond Access – progetto co-finanziato dal programma Creative Europe dell'Unione Europea di cui Oriente Occidente è partner con altre importanti istituzioni culturali di tutta Europa – lanciano domani 3 dicembre in un evento online riservato a politici e operatori culturali i risultati di Time to Act: How lack of knowledge in the cultural sector creates barriers for disabled artists and audience (Come la mancanza di conoscenza nel settore culturale crea barriere per artisti e pubblico disabili).

Quanti programmatori cercano attivamente lavori di artisti con disabilità? I luoghi della cultura hanno strategie di impegno adeguate per raggiungere le persone disabili nelle loro comunità? Queste sono alcune delle domande che il rapporto si è posto per valutare la conoscenza - e la mancanza di conoscenza - tra gli operatori delle arti dello spettacolo dal vivo in Europa.

Grazie alla rete di Europe Beyond Access, la ricerca è stata condotta attraverso un sondaggio a operatori culturali di 40 paesi europei tra cui l’Italia ed evidenza che l'87% delle sedi culturali e dei festival non coinvolgono persone disabili nelle commissioni di selezione o nei processi di gestione. Più della metà degli operatori culturali – il 52,4% degli intervistati – valuta la propria conoscenza degli artisti disabili come scarsa o molto scarsa. L'87% delle istituzioni culturali non adegua i propri materiali di comunicazione alle regole dell’accessibilità e solo l'11,9% offre un processo di prenotazione accessibile. Infine, il 57% delle realtà culturali afferma di aspettarsi un intervento da parte degli enti finanziatori, ma gli stessi finanziatori dichiarano un’assenza di competenza su questi temi.

Questi dati saranno presentati proprio in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità che – istituita dalle Nazioni Unite nel 1981 – viene celebrata ogni anno il 3 dicembre con lo scopo di promuoverne i diritti e il benessere. Proprio con lo stesso spirito On the Move, la rete di informazione sulla mobilità culturale, ha condotto lo studio sulle barriere che le persone disabili affrontano nell'accesso alle arti. Il rapporto è innovativo e fornisce la prima prova transnazionale che la mancanza di conoscenza nel settore culturale tradizionale è una barriera chiave che impedisce agli artisti disabili, ai professionisti delle arti e ai pubblici di partecipare equamente alla cultura europea.

«Questo studio – spiega Ben Evans, direttore del progetto Europe Beyond Access e responsabile europeo per le Arti e la Disabilità del British Council - è stato concepito come la prima parte della strategia di valutazione di Europe Beyond Access, il nostro progetto di collaborazione che sostiene una interessante generazione di artisti di danza e teatro disabili.  Tuttavia, alcune delle statistiche iniziali sono scioccanti, e rivelano la marginalizzazione istituzionale delle persone con disabilità nel settore culturale europeo. Abbiamo scelto di pubblicare ora questi risultati iniziali come un importante contributo al crescente movimento verso un maggiore accesso culturale per le persone disabili in tutta Europa».

Già nel mese di aprile scorso, quando una parte preliminare di questi dati sono stati diffusi tra le realtà partecipanti alle interviste, 31 realtà del mondo italiano della cultura, su iniziativa di Oriente Occidente per Europe Beyond Access, avevano sottoscritto un protocollo d’intesa per la creazione della Rete italiana Europe Beyond Access 2021-2023, un network di alleati che si interroghi e inviti il panorama culturale alla discussione sui temi di accessibilità ed inclusione nelle arti performative per generare consapevolezza, diffondere conoscenze ed esperienze di buone pratiche, incoraggiare maggiore partecipazione e leadership di artisti e operatori culturali con disabilità. Fanno parte della rete, oltre a Oriente Occidente capofila dell’iniziativa: AMA Accademia Mediterranea dell’Attore, Associazione Culturale Fuori Contesto, Associazione Culturale Teatro Menzatì co-gestore del Tex_Teatro dell’ExFadda, Ater Fondazione, Balletto Civile, C-FARA, Compagnia Menhir, Compagnia teatrale L’Albero, Compagnia Xe, Comune di San Vito dei Normanni, Dancehaus più - Centro di produzione nazionale, Factory Compagnia, Fattoria Vittadini, Fondazione I Teatri, Fondazione Matera-Basilicata 2019, Fondazione Nazionale Della Danza / Aterballetto, Fondazione Piemonte dal Vivo, Fuorinorma, IAC Centro Arti Integrate, La Luna nel Pozzo, Lenz Fondazione, MILANoLTRE Festival, MUVet, Orlando Festival, Pergine Festival, Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Teatro La Ribalta, Teatro Pubblico Pugliese - Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Versiliadanza.

Il prossimo passo sarà un evento a Milano – dal 27 al 29 aprile 2022 – in cui si cercherà di far fronte alle lacune emerse con chiarezza dalla ricerca Time to act. Si tratta dell’evento nazionale Europe Beyond Access per l’Italia, organizzato da Oriente Occidente in collaborazione con AL Di Qua Artists (l’associazione italiana di artisti e artiste con disabilità), grazie al sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Lombardia: incontri e workshop per addetti ai lavori, momenti di spettacolo aperti al pubblico, spazi di discussione istituzionale per iniziare a mettere le basi di un sistema culturale realmente inclusivo e accessibile.

È intervenuta commentando i dati anche l’ambasciatrice britannica in Italia, Jill Morris: «Credo che i dati ci stiano dicendo a gran voce che non si può più attendere – afferma – è ormai urgente in tutta Europa un intervento concreto da parte delle istituzioni per lavorare insieme alle realtà culturali. L’accessibilità non è solo una questione logistica ma investe in maniera organica tutti i processi, dalla produzione artistica alla partecipazione culturale. L’organizzazione dell’evento italiano di aprile è un esempio da imitare: un network europeo che ha prodotto know how, una rete di realtà italiane, un’associazione di categoria di artisti e artiste con disabilità, Ministero e Regione al lavoro insieme a Oriente Occidente.

EUROPE BEYOND ACCESS

Co-finanziato dal programma Creative Europe dell'Unione Europea, Europe Beyond Access sostiene gli artisti disabili nell’abbattimento del l’isolamento, ampliando i loro orizzonti e promuovendo il loro sviluppo creativo, presentandone i lavori più rilevanti e innovativi al pubblico europeo. Scambio fra artisti, laboratori internazionali, residenze creative, la creazione una piattaforma digitale di scambio, commissioni artistiche, co-produzioni, presentazioni pubbliche e tournée sostengono le produzioni di artisti con disabilità ad uscire dalla “nicchia”, favorendo mobilità internazionale, promuovendo la formazione, la sensibilizzazione del pubblico e la realizzazione di focus tematici per ogni gruppo coinvolto: dagli artisti ai professionisti, dai programmatori al pubblico.

I partner principali del progetto sono British Council (che opera per questo progetto nel Regno Unito e in Polonia), Onassis Stegi (Grecia), Holland Dance Festival (Paesi Bassi), Kampnagel (Germania), Per.Art (Serbia), Skånes Dansteater (Svezia) e Oriente Occidente (Italia).

I partner associati di diffusione sono IETM, ONDA (Francia), EUCREA (Germania), Acesso Cultura (Portogallo), Instytut Teatralny im. Zbigniewa Raszewskiego / Theatre Institut (Polonia), e ISPA.