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Coltivo la fiducia, non c’è niente da perdere. - Il pensiero di Giulia Staccioli da LA MAIL N.21

La Mail
Quando
26/06/2020
Genere
La Mail
 da  LA MAIL N.21

  "Coltivo la fiducia, non c’è niente da perdere

   Il pensiero di  Giulia Staccioli

 "La Mail" è il nome della nuova e breve rubrica pensata da Monica Ratti Massimo Zannola dove piu coreografi verranno raggiunti da una email in cui si chiede di esprimere un pensiero, una riflessione dettata dai sentimenti (rabbia, dolore, gioia, felicità, paura e....)
Ogni coreografo dovrà esprimere un pensiero sentito, quanto più spontaneo possibile.
Saranno protagonisti coreografi italiani a rappresentanza di diverse generazioni, generi (teatrale, televisivo) e i coreografi italiani all’estero.

La ventunesima email è stata inviata da Monica Ratti a Giulia staccioli



L'isolamento, il tempo sospeso, lo shock di una gabbia arrivata dall’alto senza preavviso. Il bombardamento mediatico, surreale, mi ha oppresso. Allora la possibilità d'isolamento è stato un rifugio, un’isola dove potermi rimettere in contatto con le mie verità pulite.
Emozione, gratitudine necessità di dare un mio privato senso all’esistenza. La mia esistenza artistica.
Essere ferma, in solitudine, per me è stato aprire un pensiero verso il futuro cogliendo l’opportunità di guardare il passato. Una linea di demarcazione precisa con un prima e un dopo. Al suo interno varie fasi ma la necessità sempre più forte di nutrirmi del bello. Ho riscoperto il piacere di osservare, ascoltare, leggere, meditare. Comprendere i maestri, riappropriarmi di un tempo ricco di bellezza. 
Arricchire il nostro animo di bello ci porta a cercare e trovare il bello fuori di noi. La bellezza ha la capacità di sorprenderci e quando succede emotivamente ci mettiamo in contatto con l’assoluto. Ho sentito più che mai la necessità di ridefinire i territori, disegnare nuovi pensieri ma soprattutto di capire semplicemente cosa separa il bello dal brutto, il buono dal cattivo, riconnettermi con l’etica e il significato di Vita.
Noi che operiamo nel mondo dello spettacolo dal vivo siamo abituati a combattere tutti i giorni per avere un futuro, questa è la condizione, la conosciamo e la accettiamo nostro malgrado.
Lo stop forzato mi ha portato a ripensare a questo continuo accanimento ritmico che ho messo e metto in atto quotidianamente da 25 anni. Tutte le energie, la passione, la forza di volontà e le acrobazie per avere uno “spazio creativo” sempre vivo e vivace.
Cosa succederà domani? se penso al prima il senso di frustrazione è opprimente ma il desiderio per creare nuove basi per il cambiamento è forte. E’ un’opportunità che voglio cogliere e sviluppare guardando fuori da quella gabbia più solida ma invisibile nella quale più o meno consapevolmente ci eravamo chiusi tutti da tempo.
Coltivo la fiducia, non c’è niente da perdere.

Giulia


Grazie a Giulia Staccioli  per il suo pensiero e per chi non conoscesse ancora la sua brillante carriera può leggere le righe che seguono.

Giulia Staccioli, coreografa, autrice e regista, fonda nel 1995 la compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre e da allora ne è direttore artistico. Campionessa di ginnastica ritmica è finalista alle Olimpiadi di Los Angeles ‘84 e Seoul ‘88. Terminata l’attività agonistica, si sposta a New York per studiare all’Alvin Ailey Studios. Afferma le sue qualità d’interprete entrando nella compagnia di danza statunitense Momix dove sperimenta e cresce per tre anni sotto la guida di Moses Pendleton. Parallelamente all’attività artistica completa gli studi universitari diplomandosi con lode presso l'Istituto Superiore di Educazione Fisica della Lombardia con la tesi: ”Aspetti psicologici della danza contemporanea”. Attraverso queste esperienze inizia a delineare il progetto Kataklò, sviluppando fin dall’inizio un tratto coreografico assolutamente peculiare che si basa sulla qualificata poliedricità degli interpreti. La versatilità dei suoi performer deriva dallo studio di tecniche proprie dello sport, del circo, del teatro e della danza. L’innovazione di Staccioli nasce dalla destrutturazione delle tecniche specifiche per poi ricomporle, attraverso un percorso creativo, e definire un nuovo gesto che è la base dell’artista-performer Kataklò; sperimentatore, idealista, sempre alla ricerca nuove possibilità d’interazione con la scena, la musica, il pubblico e gli oggetti a terra e sospesi. È suo il progetto scenico-coreografico dell’imponente struttura dei cinque cerchi, omaggio allo Spirito Olimpico, icona dei Giochi Invernali di Torino 2006. Dopo 30 anni di esperienze nazionali ed Internazionali nel 2010 fonda a Milano, in collaborazione con DanceHaus di Susanna Beltrami, la prima accademia di formazione e avviamento professionale dedicata a performer di physical theatre. Un progetto che per la sua peculiarità in 8 anni è diventato un riferimento per l’intero territorio nazionale. Tiene abitualmente seminari per docenti di scienze motorie, allenatori di varie discipline sportive, maestri di danza e manager aziendali. Dall’anno accademico 2010 al 2014 è titolare della cattedra di Danza Moderna presso Università degli Studi di Milano facoltà di Scienze Motorie e Sport. Per l’attività artistica svolta riceve premi prestigiosi. | Premio UNESCO per aver contribuito con lo sport alla promozione della cooperazione internazionale | Premio Positano “Léonida Massine” per l’arte della danza (targa speciale) | Premio Hesperia per l’edizione dedicata alla danza nelle sue varie espressioni | Premio Mecenate “Fair Play” (sezione “sport e show”). La compagnia Kataklò ha in repertorio sette produzioni originali rappresentate in tutto il mondo: PlayZen (2018), Eureka (2016), Puzzle (2013), Love Machines (2010), Play (2008), Livingston (2005), Up (2002), Kataklopolis (1999), Indiscipline (1996). Kataklò è portavoce della cultura italiana nel mondo grazie all’assidua collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura e il Ministero degli Esteri per eventi, festival e manifestazioni fuori dai confini nazionali. A una consolidata esperienza nella creazione di eventi speciali, si aggiungono le partecipazioni a prestigiose manifestazioni sportive, culturali e a trasmissioni televisive. Ecco alcune degli eventi più importanti in cui la compagnia si è esibita: 2003 | XVIII Giornata Mondiale della Gioventù - piazza San Pietro davanti a Papa Giovanni Paolo II 2000 | per RAISPORT - Reportage televisivi durante le Olimpiadi di Sidney 2000 2006 | Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006-2009 | Fringe Festival di Edimburgo 2007 | Capodanno di Hong Kong 2008 | Olimpiadi della Cultura Beijing 2008 dal 2000 al 2014 per IIC Beijing, Canton, Tunisi, Ankara, Salonicco, Rabat, Casablanca, Tirana, Algeri, Helsinki, San Paolo, Il Cairo, Washington, Sofia
Massimo Zannola