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Bisogna uscire dal reale ed entrare nel vero - Il pensiero di Enzo Celli da LA MAIL N.4

La Mail
Quando
11/04/2020
Genere
La Mail
 
da  LA MAIL N.4

"Bisogna uscire dal reale ed entrare nel vero."

Il pensiero di Enzo Celli
 
 
"La Mail" è il nome della nuova e breve rubrica pensata da Monica Ratti Massimo Zannola dove 50 coreografi verranno raggiunti da una email in cui si chiede di esprimere un pensiero, una riflessione dettata dai sentimenti (rabbia, dolore, gioia, felicità, paura e....)
Ogni coreografo dovrà esprimere un pensiero sentito, quanto più spontaneo possibile.
Saranno protagonisti coreografi italiani a rappresentanza di diverse generazioni, generi (teatrale, televisivo) e i coreografi italiani all’estero.
 
La quarta email è stata inviata da Monica Ratti a Enzo Celli.

Bisogna uscire dal reale ed entrare nel vero.
È qualcosa che ho sempre pensato, che mi sono sempre ripetuto per tutta la vita e che credo sia diventato un mantra in questo tempo di crisi.

L’ho sempre sentito vero per me e credo che ora sia vero per tutti che la verità non sta nella realtà.

Quello che siamo, come esseri umani ma soprattutto come artisti, non è rappresentato dalla realtà. Da questa realtà che è diventata gabbia e costrizione.

È perciò indispensabile per noi dare un senso diverso a questo tempo, perché io non sono questa realtà.
Mi vengono in mente le parole che Pietro Ingrao disse nella sua ultima intervista: "Io non ho molto tempo ma voi che ne avete dovete pensare che le cose di cui stiamo parlando vi chiedano di diventare un po' monaci: cioè sposare una convinzione e decidere che questa può cambiare un po' della vostra vita e magari a iniziare cambiare almeno un pò anche quella gli altri". La radice della parola monco è monakos che vuol dire unito.
Come danzatori siamo molto uniti al nostro corpo, alla nostra fisicità, lo siamo meno con la nostra mente e con il nostro spirito. Credo che questo tempo sia importante per riscoprire a pieno il senso di questa unità.

Dobbiamo vivere quest'epoca, esserne responsabili, sapendo che non porterà alla morte, bensì ad un nuovo parto. Avere un amore profondo per i processi di gestazione, uno sguardo penetrante sui tempi di crisi. Magari è un pò forte come concetto ma è importante cercare di cambiare questa costrizione in una clausura e cercare di produrre da ciò un frutto, perché quando saremo chiamati ad aprire la porta di casa e tornare a vivere, c’è un compito che attende l’arte tutta intera. Se è vero che alla politica sarà delegato il compito di una ricostruzione sociale, gli artisti saranno elemento chiave per la ricostruzione personale. Saremo noi, attraverso la nostra capacità di creare bellezza, a dover dare la spinta necessaria che servirà ad una persona per trovare il coraggio di sedersi di nuovo spalla a spalla con uno sconosciuto nel buio di una platea, disarmati e pronti a condividere commozione e gioia.

Enzo

Grazie a Enzo Celli per il suo pensiero e per chi non conoscesse ancora la sua brillante carriera può leggere le righe che seguono.

Enzo Celli, nato a Sora, è un coreografo, insegnante, Dottore in Scienze Motorie indirizzo Psicologico. Svolge la sua attività artistica e didattica  a New York dove vive stabilmente dal 2018. Si è accreditato nel panorama coreografico della danza contemporanea newyorchese, ricevendo consensi sia dal pubblico che dalla critica Americana. Nel 2019 riceve dal Dipartimento Immigrazione degli Stati Uniti la Green Card per meriti speciali nel campo dell’arte.
Nel 1995 fonda la compagnia Botega con la quale compie gli anni di attività e di studio che lo portano di li a poco a destare l’interesse di Vittoria Ottolenghi per il suo lavoro. Dall’interesse di Vittoria Ottolenghi, Celli indaga quel naturale istinto alla coreografia realizzando i suoi primi lavori tra cui le coreografie per "I trionfi del Petrarca" con musiche originali del Maestro Berio. E' coreografo e solista, insieme a Carla Fracci e Daniel Ezralow, dello spettacolo Ovo, una maratona per Peter Gabriel con musiche di Peter Gabriel. Desta l’interesse del coreografo Lindsay Kemp che gli chiede di collaborare con lui. Grazie al lavoro con Botega, Celli sviluppa quella poetica che dal 2008 gli aprirà lo scenario internazionale.
Nel Luglio 2012 riceve una residenza di quattro mesi dal Peridance Capezio Center di New York.  Durante il soggiorno Americano partecipa a vari Festival a New York, Philadelphia e Houston. È in scena al James and Nancy Gaertner Performing Art Center di Huntsville ed al Alvin Ailey Citigroup Theatre di New York con “L'Après-midi d'un Faune”. A Marzo del 2013, firma le coreografie per la “Sagra della Primavera” per il PCP di New York. A Maggio 2013 la compagnia di Enzo Celli è ospite al Zakharif In Motion Dance Festival, in Giordania. A Settembre 2013 Realizza “Buona Strada” per la SUSH di Huntsville - Texas. Il 13 Ottobre 2013 debutta con “Forma Italiana” al Alvin Ailey Citigroup Theatre, a Novembre è in scena al Salvatore Capezio Theatre di New York con “Fragile”. Sempre nell'autunno 2013 firma la coreografia “Shutdown” per la compagnia newyorchese Von Ussar Danceworks. A Novembre 2013 la sua compagnia Botega è ospite all'International Dance Festival in Bangkok, Tailandia.
Nel 2013 Enzo Celli  è stato insieme ad Igal Perry, Ohad Naharin, Dwight Rhoden e Sidra Bell l’autore dello spettacolo del trentennale della Peridance Contemporary Dance Company diretta da Igal Perry. Nel 2014 è il coreografo del musical su Giovanni Paolo II "Non abbiate paura” diretto da Gianluca Ferrato ed Andrea Palotto. A Novembre del 2014 la sua Giselle debutta al Auditorium Conciliazione di Roma con quindici minuti di applausi.
Nel 2015 fondata il gruppo VIVO costituito da una compagnia di danza contemporanea con sede a New York e da un centro di formazione professionale con sede a Roma.
Nel 2018 si trasferisce definitivamente a New York per seguire la compagnia a tempo pieno. Insegna regolarmente classi di danza contemporanea al Peridance Capezio Center, alla Steps on Broadway ed al Gibney, è Guest teacher del Boradway Dance Center.
Nel 2019 Jodi Kaplan & Associates diventa la sua agenzia in esclusiva.
I suoi spettacoli sono andati in scena in alcuni dei teatri più importanti al mondo tra cui: Alvin Ailey Citigroup Theatre (New York), James and Nancy Gaertner Performing Art Center (Huntsville - Texas), La Cigale (Parigi), Teatro dell'Opera di Erfurt(Germania), Na Strastnom Theatre (Mosca), Russia Dramma Theatre (Ufa, Russia), Teatro Sao Pedro (Porto Allegre, Brasile), Teatro Guaria (Curitiba, Brasile), Teatro nazionale di Belgrado, Teatro Municipal Joaquim Benite (Lisobona),Espace Robert Hossein (Lourdes)




Massimo Zannola