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Assegnati i premi UBU biennali 2020-21

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14/12/2021
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Si è tenuta lunedì 13 dicembre 2021 al Cocoricò di Riccione in diretta radiofonica su Rai Radio3, per “Radio3 Suite” la cerimonia di premiazione degli spettacoli e gli artisti premiati nell’ambito dei premi UBu, gli oscar del teatro italiano giunti quest'anno alla quarantatreesima edizione. Allo scopo di tenere vivo lo spirito del Premio, ideato e realizzato nel 1978 da Franco Quadri (1936- 2011), l’Associazione Ubu per FQ, che lo cura dal 2012, ha lavorato anche quest’anno alla Stagione di riferimento in un nutrito database che raccoglie più di 600 spettacoli prodotti in Italia tra il 1° settembre 2019 e il 31 agosto 2021 (questa edizione degli Ubu tiene conto di due stagioni teatrali, per colmare la lacuna del 2020 dovuta alla pandemia).



17 le categorie, compresa quella dei premi speciali (sei, in questa edizione).

Il premio Ubu come “Migliore spettacolo dal vivo” è andato a HAMLET di Antonio Latella, mentre il “Miglior spettacolo di Danza” è stato Doppelgänger di Abbondanza&Bertoni e  Maurizio Lupinelli; Ink di Dimitris Papaioannou è stato votato come Miglior spettacolo straniero”. Tra i migliori registi, attori, artisti della scena 2020-21 la lista dei premiati comprende: Fabio Condemi (regia), Emanuela Lo Sicco e Gabriele Portoghese (attrice attore), Federica Rosellini e Francesco Alberici (attrice attore under35); Nicolas Bovey, per le scene; Emanuela Dall’Aglio, per i costumi;  Pasquale Mari, per il disegno luci; il Collettivo “Angelo Mai”, per il progetto musicale; Mariano Dammacco e Kae Tempest per la scrittura drammaturgica rispettivamente di testo italiano e straniero; il premio del dietro le quinte è andato alla curatela di Lucia Franchi e Luca Ricci per Kilowatt Festival; il premio alla Carriera va a un’attrice dalla storia memorabile come Giulia Lazzarini che arriva nel centenario della nascita di Giorgio Strehler. I SEI premi speciali, destinati a progetti che si sono contraddistinti in questo anno così particolare per lo spettacolo dal Vivo, sono indirizzati a: In Differita - Frosini/Timpano; Politico Poetico - Teatro dell’Argine; e ex aequo a GLA – Gruppo di Lavoro Artistico - Teatro Metastasio, Lingua madre. Capsule per il futuro - LAC Lugano Arte e Cultura, Now / Everywhere – teatro musica & danza possibili (adesso) – AMAT, Radio India / Oceano Indiano - Teatro India Teatro di Roma.

 

Irriducibili e sempre in mutamento i premi Ubu, gli Oscar del teatro italiano (così definiti dal suo ideatore Franco Quadri, dall’anno della sua fondazione nel 1978) giungono alla Quarantatreesima edizione dopo due anni di chiusura e attese. Sono approdati a Riccione, per un’edizione speciale in omaggio al loro fondatore Franco Quadri – figura cardine per la storia del Premio Riccione – nel decennale della morte, dopo diverse edizioni al Piccolo Teatro di Milano (con cui mantengono un legame storico).

 

E’ stata una festa – promossa da Associazione Ubu per Franco Quadri e Riccione Teatro – per unire artisti, critici e spettatori di diverse vedute o ambiti in un unico respiro, con luci e atmosfere che richiamavano gli accenti e i toni patafisici tanto amati e evocati da Quadri.

 

La quarantatreesima edizione dei Premi Ubu – gli unici riconoscimenti che vengono attribuiti completamente tramite referendum (hanno votato in totale 64 referendari) – è stata l’occasione per confermare un processo di radicamento del Comitato Critico di gestione (Lorenzo Donati, Roberta Ferraresi, Laura Gemini, Maddalena Giovannelli, Graziano Graziani, Rossella Menna con Leonardo Mello) che da qualche anno – per conto del direttivo (Jacopo Quadri – presidente; Cheti Corsini; Luigi De Angelis e Cristina Ventrucci) - supervisiona il funzionamento della consultazione, come sempre svoltasi in due fasi: dapprima l’invio delle preferenze da parte di ogni votante e, poi, il ballottaggio che decreta i vincitori.

 

La serata – trasmessa in diretta radiofonica su Rai radio3-Radio3Suite dalle 20.30 (raiplayradio.it/radio3/) in una consuetudine di rapporto iniziata nel 2016 – ha avuto una sede d’eccezione negli spazi appena rinnovati del Cocoricò di Riccione in cui gli Ubu rinnovano l’energia patafisica da cui prendono ispirazione. In conduzione l’attrice e scrittrice Chiara Francini, con il contrappunto delle musiche dal vivo di ospiti quali Diodato e Rodrigo D’Erasmo. Al critico Graziano Graziani, del Comitato di gestione del Premio Ubu, il compito di raccontare i nodi che il teatro sta attraversando in questa epoca di cambiamento. La trasmissione è stata seguita da diversi gruppi d’ascolto, raccolti in teatri, circoli e abitazioni in diverse parti d’Italia, da Milano a Napoli, da Roma a Bologna e Torino. La cura della messa in onda radiofonica è stata di Laura Palmieri – Rai radio3.

 

 

I vincitori

A trionfare come “Migliore spettacolo dell’anno” è stato Hamlet, versione in chiave “teatro totale” del classico di Shakespeare, a cui Antonio Latella si è avvicinato per la terza volta con la complicità dei dramaturg Federico Bellini e Linda Dalisi e le scene, parte della drammaturgia, di Giuseppe Stellato (candidato a sua volta per un altro lavoro di Latella, La valle dell’Eden), produzione Piccolo Teatro di Milano. Per lo stesso spettacolo ha vinto l’Ubu come “miglior attrice performer under 35”, Federica Rosellini che, per citare le parole del suo regista, «possiede il dono artistico dell’ambiguità e del dubbio, perché l’Hamlet del XXI secolo va oltre la sessualità, oltre la distinzione donna/uomo». “Miglior attoreperformer under 35” è stato, invece, Francesco Alberici interprete di più spettacoli della compagnia Deflorian e Tagliarini, ma anche del monologo Diario di un dolore. Il premio alla migliore regia è andato a Fabio Condemi, classe 1988 come Alberici, per lo spettacolo La filosofia nel boudoir da De Sade, parte di una personale ricerca di ‘testi di formazione alla rovescia’ che si abbina alla scelta di autori come De Sade o Pasolini con “la propensione (o la condanna) a uscire dal mondo o a scomparire pur lasciando una traccia indelebile di cui non riusciamo a liberarci”. “Miglior attrice o performer” e “Miglior attore o performer” sono stati rispettivamente: Manuela Lo Sicco per Misericordia di Emma Dante e Gabriele Portoghese per Tiresias da Kae Tempest, regia di Giorgina Pi (Portoghese è anche interprete dello spettacolo, omaggio a Pasolini - Questo è il tempo in cui attendo la grazia - di Condemi). Il premio alla “Migliore curatelaorganizzazione” è andato a un progetto condiviso da una coppia, anche di vita, Lucia Franchi e Luca Ricci per Kilowatt Festival che realizzano a Sansepolcro, dal 2003. Per la sezione “Miglior nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica”, il premio Ubu è andato a Mariano Dammacco per Spezzato è il cuore della bellezza, racconto a più voci di un triangolo amoroso, costruito per frammenti e domande sull’amore e le sue degenerazioni. “Miglior spettacolo di Danza” è stato Doppelgänger creazione sul doppio di Antonella Bertoni e Michele Abbondanza, in stretta complicità con Maurizio Lupinelli, nato da una residenza ad Armunia e il debutto al Festival Inequilibrio. Il premio Ubu al “Miglior allestimento scenico” è andato allo scenografo svizzero, che si divide tra opera e prosa, Nicolas Bovey per due titoli La casa di Bernarda Alba da Garcia Lorca e Le sedie di Ionesco, prodotti dallo Stabile di Torino – Teatro Nazionale, rispettivamente con la regia di Leonardo Lidi e Valerio Binasco. Il premio per i “Migliori Costumi” è stato vinto da Emanuela Dall'Aglio per le creazioni immaginifiche di Naturae, lo spettacolo della Compagnia della Fortezza, con la regia di Armando Punzo. Il premio Ubu al “Miglior disegno luci” è andato a Pasquale Mari - storico light designer che attraversa teatro, opera e cinema, sin dagli esordi con il gruppo Falso Movimento – per due spettacoli: Misery, regia di Filippo Dini (produzione Teatro Due – Teatro Nazionale di Genova) e Solaris, omaggio alla fantascienza e a Tarkovskij, regia di Andrea De Rosa (produzione Teatro Nazionale di Genova e Teatro di Napoli – Teatro Nazionale). Il premio come “Miglior progetto sonoro” è andato al Collettivo Angelo Mai per il lavoro sull’ambiente musicale e sonoro di Tiresias. Lo sguardo internazionale degli Ubu ha visto trionfare come “Miglior spettacolo straniero presentato in Italia” INK di Dimitris Papaioannou creazione site specific, ideata in Italia per due festival in sinergia, Torinodanza e Festival Aperto di Reggio Emilia. Invece, il premio al “Miglior nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica” è stato una conferma dopo il Leone d’Argento della Biennale 2021. Lo ha vinto Kae Tempest con Tiresias, da Hold your Own. Resta te stessa, che porta a tre (miglior attore e progetto sonoro) la quota Ubu 2020-21, per lo spettacolo messo in scena da Giorgina Pi BlueMotion Collettivo “Angelo Mai”.

 

La scelta dei sei premi speciali va a comporre una geografia e una mappa di attività che hanno testimoniato la necessità del ‘dal vivo’, declinata in più forme o linguaggi alternativi, quasi a voler marcare il tentativo di lanciare messaggi simili a quelli nelle bottiglie nell’Oceano:

 

 

Now/Everywhere _ Amat

 

come risposta al tempo inedito e drammatico del primo lockdown e come desiderio di sostenere le artiste e gli artisti dello spettacolo dal vivo la rassegna NOW/EVERYWHERE Teatro, musica e danza possibili (adesso) – organizzata da AMAT circuito multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo delle Marche, realizzata con Regione Marche e MIBACT sotto la guida di Gilberto Santini – ha proposto una programmazione di spettacoli online e al telefono pensata per la fruizione da remoto nel tempo presente per un pubblico raccolto e accolto nei foyer virtuali prima e dopo gli spettacoli. Come progetto complesso che ha messo insieme la proposta degli eventi con incontri e approfondimenti NOW/EVERYWHERE si è rivelata un’esperienza pilota nel campo della sperimentazione creativa e organizzativa che ha saputo trovare nel digitale e nelle sue logiche un luogo viabile della originaria “disperata vitalità” del teatro e della performance dal vivo.


Gruppo di Lavoro Artistico (“GLA”) _ Teatro Metastasio di Prato

 

passato qualche mese dal marzo 2020, pochi teatri pubblici hanno riorganizzato le proprie attività oltre il semplice streaming, riallocando parte delle risorse di produzione per rispondere all'interruzione di contratti e scritture. Fra questi c'è il Teatro Metastasio di Prato che, dall'ottobre 2020 al maggio 2021, con il Gruppo di Lavoro Artistico ha sperimentato forme possibili di relazione con la comunità di spettatori interpretando la propria funzione pubblica anche nell'impossibilità di rappresentare spettacoli. La produzione di radiodrammi originali, sceneggiati televisivi, dialoghi e interviste "teatrali" all'aperto - dunque forme antiche che a ben vedere possono ancora raggiungere chiunque - ha avuto dunque una doppia funzione politica: non smarrire il legame con lo spettatore; non abbandonare i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo.

 


Lingua Madre _ LAC di Lugano

 

ad animare Lingua Madre è stato un gruppo di pensiero, che ha messo in sinergia competenze drammaturgiche e curatoriali. Si è costituito così un compatto palinsesto multimediale, capace di riflettere con e su il tema del linguaggio. Video artistici, creazioni sonore, documentari, conferenze: dietro ad ognuna delle proposte, diverse ed eterogenee, si coglie però il solido filo che la lega alle altre, e si avverte così la mano di un’autentica cura editoriale. Nella densa “dichiarazione d’intenti” il gruppo di Lingua Madre ha del resto preso posizione - come esigeva il complesso momento storico - ha scelto di dare rilevanza ai processi invece che ai prodotti e ha tentato di rimettere al centro il corpo umano anche nel digitale. Lingua Madre ha così testimoniato che avventurarsi nel digitale senza abbassare il livello della proposta artistica esige, se possibile, una visione ancora più lucida e un impegno ancora più deciso.

 

 
Politico Poetico _ Teatro dell’Argine

 

con Politico Poetico, il Teatro dell’Argine ha saputo mettersi in ascolto di desideri, talenti e fragilità di ragazzi e ragazze dai quattordici ai vent’anni. Coinvolgendo oltre cinquecento adolescenti del territorio bolognese, il gruppo di lavoro guidato da Nicola Bonazzi, Micaela Casalboni, Vittoria De Carlo e Andrea Paolucci ha dispiegato una portentosa macchina organizzativa per realizzare un imponente progetto in due parti: Il Parlamento, una serie di azioni sui temi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che ha coinvolto i giovani in riflessioni e ricerche su ambiente, lavoro, economia, disuguaglianze, città, comunità, pace e giustizia; e Il Labirinto, spettacolo in realtà virtuale che raccoglie quattordici esperienze visive e sonore a testimonianza del lato più critico del rapporto tra giovani e città. Dopo i pluripremiati progetti Le Parole e la Città (finalista agli Ubu 2015) e Futuri Maestri, esplorando luci e ombre di un’età difficile e meravigliosa Politico Poetico corona un percorso lungo vent’anni durante il quale il Teatro dell’Argine ha portato con ostinazione, sensibilità e competenza il teatro fuori dal suo spazio deputato, per farlo detonare nell’intera comunità.

 

 
Indifferita _ Frosini/Timpano

 

pensato come palinsesto affettivo e opera curatoriale nel pieno della pandemia il progetto Indifferita. Il coronavirus al tempo del teatro contemporaneo di Elvira Frosini e Daniele Timpano ha saputo sfruttare al meglio la caratteristica dei media di funzionare come memoria della società e della rete internet come ambiente di condivisione di contenuti teatrali e di connessione fra i pubblici. Dal 4 marzo al 9 maggio 2020 ogni sera alle 21.00 è stato possibile vedere i lavori in video, caricati su YouTube e accessibili dalla pagina Facebook del progetto, delle 50 compagnie che hanno aderito all'iniziativa secondo una cadenza quotidiana e al contempo rituale che senza rinunciare a una delle forme possibili dell’evenemenzialità del teatro ne ha mantenuto vivo il desiderio valorizzandone il repertorio come patrimonio inestinguibile.

 


Radio India _ Teatro India (Teatro di Roma)

 

mentre la pandemia rendeva impossibile al teatro e allo spettacolo dal vivo di essere visione condivisa nello spazio e nel tempo, le compagnie residenti al Teatro India / Teatro di Roma sulla scia del progetto Oceano Indiano davano vita a Radio India, palinsesto radiofonico giornaliero che ha ridefinito i codici della radio per indagarne le possibilità di linguaggio attraverso appuntamenti che hanno chiamato a raccolta pensieri, persone, parole chiave e riflessioni di carattere artistico, poetico e naturalmente politico, senza tralasciare una specificità teatrale con la produzione di podcast di finzione, radiodrammi, conversazioni sulle arti sceniche. Come luogo di relazioni Radio India si è rivelato dispositivo di vicinanza attraverso la voce e i suoni, strumento di immaginazioni e rinnovato rituale dello stare assieme.

 

L’immagine di questa speciale edizione Biennale è stata ideata dallo Studio Luca Sarti

 

  

VINCITORI PREMIO UBU 2021

 

 

 

1. SPETTACOLO DI TEATRO

Hamlet (Antonio Latella)

 

 

2. SPETTACOLO DI DANZA

 

 

 

Doppelgänger (Michele Abbondanza, Antonella Bertoni e Maurizio Lupinelli)

 

 

3. CURATELA/ORGANIZZAZIONE

 

 

 

Lucia Franchi e Luca Ricci (Kilowatt Festival)

 

 

4. REGIA

 

 

 

Fabio Condemi (La filosofia nel boudoir)

 

 

5. ATTRICE/PERFORMER

 

 

 

Manuela Lo Sicco (Misericordia)

 

6. ATTORE/PERFORMER

 

Gabriele Portoghese (Tiresias)

 

7. ATTRICE/PERFORMER UNDER 35

Federica Rosellini

 

 

8. ATTORE/PERFORMER UNDER 35

 

 

 

Francesco Alberici

 

 

9. SCENOGRAFIA

 

 

 

Nicolas Bovey (La casa di Bernarda Alba | Le sedie)

 

10. COSTUMI

 

Emanuela Dall'Aglio (Naturae)

 

11. DISEGNO LUCI

 

Pasquale Mari (Misery | Solaris)

 

 

12. PROGETTO SONORO/MUSICHE ORIGINALI

 

 

Luana Luciani