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Periferico Festival

Latitudine e longitudine in un granello di sabbia

Festival/Eventi
Luogo
Villaggio Artigiano di Modena Ovest
Circolo Piazza, via Piazza 72
Modena (MO)
Orario
variabili
Quando
Dal 08/05/2019 al 12/05/2019
Compagnia
Collettivo Amigdala
Genere
Danza

Periferico Festival – Latitudine e longitudine in un granello di sabbia

LA DANZA A PERIFERICO FESTIVAL

Modena, 8 maggio 2019
XI edizione

LATITUDINE E LONGITUDINE DI UN GRANELLO DI SABBIA


È curata da Dewey Dell la giornata di danza all’interno dell’undicesima edizione di Periferico Festival

Periferico Festival, promosso dal collettivo Amigdala, realizzato in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Modena nell’ambito di Andante, Comune di Modena e Consorzio Attività Produttive e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, è un festival che, negli anni, è diventato un punto di riferimento nel panorama nazionale dello spettacolo dal vivo, un luogo stabile di confronto e di sperimentazione sulle pratiche partecipative e site-specific legate al riuso degli spazi e all'immaginazione di nuove forme di attraversamento dei territori.
Il programma dell’undicesima edizione propone, dall’8 al 12 maggio, un progetto di direzione artistica plurale, affidando a 6 artisti l’incarico di declinare il proprio intervento all’interno del Villaggio Artigiano di Modena Ovest, lo storico quartiere di case-officine, attive o dismesse, dove Amigdala opera da quattro anni. A ogni artista è stata assegnata una giornata da programmare con la propria cura e direzione, scegliendo di ospitare altri artisti, pensatori, interventi per esprimere al meglio quanto emerso nella relazione tra il loro sguardo e il quartiere al termine di una residenza. La firma plurale di Periferico indica, in questo modo, la possibilità di costruire nuovi immaginari attraverso sodalizi inattesi, nel tentativo di rigenerare, ancora una volta, uno spazio solo apparentemente vuoto.
Un progetto unico e originale nel panorama culturale italiano, che assicura una notevole diversità di forme ed espressioni artistiche. Gli artisti chiamati a progettare un intervento di curatela artistica sono Dewey Dell (8 maggio), Effetto Larsen (9 maggio), Enrico Malatesta (10 maggio), Leonardo Delogu con Valerio Sirna (11 maggio), Isabella Bordoni (12 maggio).
“Ogni giornata del festival porterà il pubblico a sperimentare un modo di attraversamento, un punto di vista specifico sul modo in cui il corpo, il suono e la parola possono entrare in dialogo con lo spazio scelto, cercando di formulare un discorso essenziale ma netto e preciso come può esserlo un granello di sabbia che inceppa un meccanismo troppo ben oliato” secondo la dichiarazione della direzione artistica che prosegue “Abbiamo scelto di convocare sei artisti attorno agli spazi del Villaggio Artigiano di Modena Ovest, quartiere che da alcuni anni è al centro della nostra azione artistica e culturale, e abbiamo chiesto loro di affiancarci nella cura del festival, invitando a loro volta ospiti, pensatori e altri artisti. Dewey Dell, Effetto Larsen, Enrico Malatesta, Leonardo Delogu con Valerio Sirna, Isabella Bordoni e Archivio Architetto Cesare Leonardi, sono dunque i co-curatori di Periferico 2019, in un’articolazione di cinque giornate che sono cinque spiragli da cui osservare la pratica artistica di “relazione con lo spazio” che ciascuno di loro porta.”

Il programma di mercoledì 8 è affidato a DEWEY DELL, compagnia di danza formatasi nel 2007 a Cesena dall’unione di Agata, Demetrio, Teodora Castellucci ed Eugenio Resta. Nel corso degli anni Dewey Dell ha creato à elle vide (2007), KIN KEEN KING (2008), Baldassarre (2009), Cinquanta Urlanti Quaranta Ruggenti Sessanta Stridenti (2010), Grave (2011/12), Marzo (2013), Sleep Technique (2017) e diverse forme di live concert e musica elettronica. Attualmente divisa tra Berlino, Cesena e Vilnius la compagnia sta lavorando a nuove forme di sperimentazione legate alla danza che possano coinvolgere diverse forme d'arte.
Inaugura la serata, (18,30, OvestLab) la performance, prodotta dalla Societas, della compagnia Deriva Traversa, un solo di danza di Teodora Castellucci, accompagnato da un coro di voci eseguito dal vivo su musiche di Demetrio Castellucci. La performance è una riflessione sulla solitudine, aspetto costituente del mestiere del pastore che gli permette un’immersione interiore totale, in cu gli animali da custodire diventano l’unica possibilità di cura o di affetto. Quando i pastori cantano, per intonarsi imitano il vento o il belato della pecora o della mucca e, attraverso la poesia cantata, trasmettono una storia passata, tramandando la cultura in modo orale, generazione dopo generazione.
A seguire (19,15, cortile di OvestLab), Dialogo tra Roberta Ioli, studiosa del pensiero antico presso l’Università di Bologna e di Roma Tor Vergata, e Dewey Dell. Roberta Ioli ha pubblicato vari contributi sul mondo classico, soprattutto su epica, scetticismo antico e sofistica, tra cui Il felice inganno. Poesia, finzione e verità nel mondo antico (Mimesis 2018). È autrice del blog mensile Il passato ci parla, su Aula di Lettere online di Zanichelli, in cui discute della permanenza del classico e della vitalità del pensiero antico. Si è occupata di teatro greco e vocalità, e dalla sua collaborazione con Chiara Guidi della Societas è nato un saggio dal titolo Vocem devorat dolor. Ecuba e la voce del lamento (Edizioni della Stoa 2008).
Alle 21,00 presso Lolli Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi in Jart, performance in cui due figure vagano in un paesaggio immaginario, costantemente trasformato dai loro gesti, esaminano e plasmano l'intorno imbarcandosi in una prova di forza tra loro e ciò che li circonda. Jart, radice della parola francese ‘jardin’, evoca l’immagine del giardino come luogo di ideale rigoglio e bellezza, benessere e serenità, culminante in un'eco nostalgica che richiama il Giardino dell'Eden. Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi vivono tra Berlino e Torino e lavorano insieme dal 2008, dopo aver frequentato la Stoa, scuola di movimento ritmico e filosofia diretta da Claudia Castellucci. La loro ricerca, che si sviluppa nell’ambito della danza, la performance e l’arte visiva, approfondendo tematiche legate all’unione tra comunicazione, violenza e potere attinge ad immaginari antichi, costruendo figure o immagini ibride tra storia e contemporaneità.
Ultimo spettacolo della serata (21,30 presso Lolli), Dewey Dell in Cinquanta urlanti, quaranta ruggenti, sessanta stridenti, interpretato da Sara Angelini, Agata Castellucci e Teodora Castellucci, che ne cura anche la coreografia, su musiche originali di Demetrio Castellucci. I cinquanta urlanti, i quaranta ruggenti e i sessanta stridenti sono nomi di alcuni venti che spirano nei mari dell'emisfero meridionale, vicino all'Antartide. Dal momento in cui la nave lascia il porto nasce un unico corpo oscillante, e il rumore delle corde che stridono, gli scricchiolii del legno bagnato, il suono degli oggetti imbarcati che rispondono al rollio della nave sulle onde si amalgamano alle voci dei marinai, alle urla dei comandi del capitano. Un magma oscuro diventa il respiro generale: il suono di un universo dove l'uomo, il vento, la nave e il mare, uniti inscindibilmente, formano l'unico protagonista possibile. La conclusione della serata di mercoledì è affidata al dj set di Demetrio Castellucci, presso il Centro Festival, alle ore 22,00.

Uno sguardo trasversale arricchirà ulteriormente il programma del festival: la redazione di Fionda, rivista semestrale del Villaggio Artigiano di Modena Ovest, si riunirà quotidianamente per compiere un nuovo rito immaginativo: se si possono rigenerare le cellule, gli spazi, i mercati, perché non dare nuovo senso alle parole? L’antico gioco del vocabolario si trasformerà in un percorso di approfondimento e incrocio tra le esperienze e le competenze dei membri della redazione - e di chi vorrà parteciparvi - e le visioni proposte dal festival. Una sorta di laboratorio di pensiero e scrittura che troverà spazio sul prossimo numero della rivista. Durante le sessioni di lavoro, sono previsti incontri con alcuni giornalisti che possano stimolare e contribuire il divertimento e i contenuti del gioco.


Per il programma completo visionare il sito www.perifericofestival.it

PROGRAMMA

Tutti gli appuntamenti si svolgono presso officine, case private, imprese e spazi sociali
del Villaggio Artigiano di Modena Ovest.


Mercoledì 8 maggio - a cura di DEWEY DELL

ore 18 Deriva traversa [spettacolo]
di Dewey Dell

ore 18.45 Dialogo con Roberta Ioli, studiosa del pensiero antico, e Dewey Dell

ore 21.00 JART / di e con Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi [performance]

ore 21.30 Cinquanta urlanti, quaranta ruggenti, sessanta stridenti [spettacolo]
di Dewey Dell

ore 22.00 Dj set a cura di Demetrio Castellucci


informazioni + prenotazioni
T 059.8777673 / info@perifericofestival.it
La prenotazione è sempre consigliata.
I biglietti si acquistano in loco.
Biglietteria e punto di partenza per il pubblico si trovano presso il Circolo Piazza, via Piazza, 72 - 41126 Modena (Mo), da lì verranno date le indicazioni per raggiungere i diversi luoghi di attività.
Per tutta la durata del festival è presente un punto ristoro / street food a cura di Lanterna di Diogene

biglietti
5 euro: Deriva traversa, Cinquanta urlanti…, JART;
Ingresso gratuito: Tracce e tutti i dialoghi, incontri, conferenze, dj set, laboratori

Tutte le iniziative sono riservate ai soci dell’Associazione Amigdala.
La tessera 2019 si può sottoscrivere in loco al costo di 5 euro.




Contatti

Infoline: 059.8777673

Sito web: www.perifericofestival.it

Biglietti

Posto
Prezzo
posto unico
€ 5.00


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