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Festival Fuori Programma

Festival/Eventi
Luogo
Teatro Biblioteca Quarticciolo/Teatro India
Via Ponte Gardena, 43A
Roma (RM)
Quando
Dal 08/06/2021 al 15/07/2021
Genere
Danza

Festival Fuori Programma –

Con tre prime assolute, una prima nazionale e una prima romana torna dall’8 giugno al 15 luglio Fuori Programma, il festival internazionale di danza contemporanea della Capitale, sotto la direzione artistica di Valentina Marini che agli spettacoli aggiunge gli incontri con gli autori, residenze creative, laboratori e progetti speciali.
Prodotto da European Dance Alliance/Valentina Marini Management in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale e Teatro Biblioteca Quarticciolo, il festival anche quest’anno si articola in due blocchi: al quartiere Quarticciolo fino al 4 luglio, all’Arena Teatro India fino al 15 luglio. 
Geografia delle Relazioni è il sottotitolo di questa edizione, per ricordarci il valore e la necessità di uno sguardo che coinvolga in maniera orizzontale e inclusiva, mediante una programmazione abitata da artiste e artisti differenti e condivisa tra territori, teatri e festival di diversa natura.  Il programma intreccia cinque linee di azione che disegnano una costellazione di relazioni volte a sostenere, promuovere e diffondere la danza contemporanea, per dar risonanza alle ragioni del corpo in virtù di un sentire comune che travalica “distanziamenti” e barriere geografiche, linguistiche, generazionali, architettoniche e sociali.  
La prima parte del festival si svolgerà al Teatro Biblioteca Quarticciolo e in altri spazio del V Municipio di Roma.
Primo spettacolo in programma il 23, 24 e 25 giugno alle ore 20.00 ai Cortili del Quarticciolo con l’anteprima di Tempi Moderni/Un Dante corretto bravo grazie una breve conferenza spettacolo dadaista e irriverente su Dante, nata anche dalla concomitanza con l'anniversario dei 700 anni dalla morte del poeta, ovvero una lettura e parafrasi poco accademica dell'incipit dell'Inferno, dove si discute di volgare, endecasillabi monchi, rime alternate, versificazioni alternative e mancamenti linguistici del sommo poeta. 
Un testo che Cosentino restituisce in scena con la sua ironica ed istrionica presenza, accompagnato per l'occasione dalla grande simpatia di Matteo Sodini i cui ritmi percussivi fanno da base alle coreografie interpretate e create da Erica Bravini. Di Roberto Castello l'ideazione e l'assemblaggio dei materiali. I costumi sono di Desirée Costanzo.
Dopo il successo della scorsa edizione torna al Festival Fuori Programma MAD di Balletto Civile. 
La performance site specific organizzata al Parco Alessandrino il 28 e 29 giugno traccia un nuovo percorso che il pubblico seguirà guidato dalla drammaturgia dei personaggi-performer e dalle guide che accompagneranno i presenti nelle diverse tappe di MAD. Le performance saranno ancora una volta organizzate all’imbrunire, in un viaggio immersivo nel Parco che toccherà nuove storie, nuove suggestioni. 
Sempre il parco dell’Alessandrino, il 2, 3 e 4 luglio ospiterà Simulacro progetto site specific creato per Fuori Programma Festival. Con questo progetto Marcos Morau e Spellbound cercano di coinvolgere il pubblico per generare un dispositivo scenico congiunto, dove interpreti e pubblico si intrecciano in un'unica entità, un lavoro che lascia dunque agli spettatori lo spazio necessario per completare l'esperienza attraverso il proprio background e il proprio universo immaginativo. È un'esperienza unica e radicale che risponde ai nuovi tempi in cui viviamo come società. 
Tra i progetti speciali del festival il 3 luglio alle 13.00 il Teatro Biblioteca Quarticciolo ospita il
Premio Prospettiva Danza promosso e organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in collaborazione con il Circuito Arteven/Regione del Veneto, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Banca Etica e Antenore Energia con la direzione artistica Laura Pulin
A seguire incontro e discussione critica tra la giuria tecnica del premio e gli studenti dei corsi dell’Università La Sapienza coinvolti nella guida alla visione.
Dal 12 al 15 luglio il festival si sposta all’ Arena Teatro India con spettacoli, incontri, laboratori, residenze e progetti speciali
Il 12 luglio incontro-discussione con Diego Tortelli, coreografo residente della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, che insieme alla complicità di Gaia Clotilde Chernetich, dramaturg e studiosa di danza, racconta al pubblico come un’idea creativa possa essere trasformata in danza. Il coreografo mostrerà live, in modo semplice e coinvolgente, il processo creativo di una coreografia, accompagnato dalla danzatrice di Aterballetto Sandra Salietti Aguilera. 
A seguire tre pièce coreografiche: Maudit reloaded che riflette sull’abbandono alla follia del corpo; Preludio creazione per 5 interpreti costruita attorno ad alcuni dei più intensi poemi e brani del cantautore australiano Nick Cave, Another Story che vuole raccontare la nuova storia del gesto più temuto e allo stesso tempo desiderato del 2020, colpito da un’epidemia globale: l’abbraccio e, infine, Sonata in trio.
Il 12 luglio Omaggio a Ismael Ivo per celebrare, a tre mesi dalla scomparsa, la figura umana e artistica di Ismael Ivo. Il progetto di video installazione è realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Elisabetta Violante, Valentina Schisa, Marco Policastro, Marcel Kaskeline.
Il 13 luglio l’appuntamento è con FLOW, recente creazione della svizzera Compagnia Linga . Ispirandosi alle sorprendenti performance create dai movimenti di gruppo degli animali, come i branchi di pesci, gli stormi di uccelli o sciami di insetti – formazioni flessibili e fluide, capaci di modificare immediatamente la loro velocità e la loro direzione senza perdere la coerenza dello spazio – Flow sembra suggerire non soltanto nuove dinamiche coreografiche basate sulla coscienza collettiva dei movimenti ma quasi l’idea che possa essere la Natura stessa a suggerirci nuove modalità di relazione umana. Sarà la musica dal vivo eseguita dall’inedito duo franco-coreano Keda a rendere ancora più preziosa questa coreografia firmata da Marco Cantalupo & Katarzyna Gdaniec.
Una prima assoluta sarà in scena il 14 luglio: Evolve, creazione che indaga le relazioni fra Danza e Scienza, firmata dal giovane coreografo israeliano Shahar Binyamini, per sette anni componente della Batsheva Dance Company. Presentato in collaborazione con Bolzano Danza e ideato durante una residenza Weizmann Institute of Science, Evolve affronta il concetto di crescita, sia dal punto di vista scientifico che da quello dell’espressione fisica nella danza. I performer utilizzano lo sforzo fisico come strumento di sviluppo, i loro muscoli sperimentano una lotta costante attraverso la quale cercano di capirsi. È la loro lotta per l'armonia che li motiva a muoversi e interagire in un mondo caotico. 
Il 15 luglio doppio appuntamento con la prima nazionale di Exceptions Occur concept e coreografia Tom Weinberger in collaborazione con Milena Twiehaus e la prima assoluta di Everything that’s left coreografia Sita Ostheimer.
Il festival riserva grande attenzione alle residenze creative che si svolgeranno al Teatro Biblioteca Quarticciolo: il progetto di Davide Valrosso Cinque danze per il futuro dal 14 al 18 giugno, con restituzione al pubblico il 18 giugno; il progetto di Daria Greco Crangon Crangon_Studio dal 21 al 25 giugno con restituzione al pubblico il 25 giugno; il progetto di Alessandra Cristiani Naturans – da Auguste Rodin_studio dal 28 giugno al 2 luglio con restituzione al pubblico il 2 luglio.
Denso anche il palinsesto delle attività collaterali, fra cui il Premio Prospettiva Danza il 3 luglio al Teatro Biblioteca Quarticciolo e i laboratori coreografici di Michela Lucenti di Balletto Civile (Parco Alessandrino, 28 giugno), Marco Cantalupo di Compagnia Linga (Teatro India, 13 luglio), Tom Weinberger e Sita Ostheimer (Teatro India, 14 luglio), Shahar Binyamini (Teatro India, 15 luglio). La rivista web Teatro e Critica curerà gli incontri con gli autori in programma al Quartiere Quarticciolo sui temi del rapporto fra spazio pubblico e creazione coreografica per giungere alla definizione di un Abecedario sensibile della performance outdoor; e con gli autori internazionali presenti al Teatro India, per il ciclo M.A.P.P.A. Le prime di ogni spettacolo saranno accompagnate dagli incontri propedeutici alla visione curati da Casa dello Spettatore. Il racconto del festival, infine, si articolerà attraverso le IG stories realizzate dagli studenti di Architettura dell’Università La Sapienza, coordinati da Dalila D’Amico; il blog curato dagli studenti del Dipartimento di Antropologia de La Sapienza e un’ulteriore redazione mobile di studenti giovanissimi curata da Dominio Pubblico si occuperà di raccogliere e pubblicare on line le impressioni e le suggestioni derivanti dalla visione degli spettacoli all’Arena Teatro india.
 
Per conoscere il programma dettagliato e tutte le attività collaterali, gli incontri e gli approfondimenti:  www.fuoriprogramma.com
 





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