Nasce il Premio “ Sfera D’Oro per la Danza“ dedicato ai danzatori italiani nel mondo . Da Spoleto a Padova sino a Cesena dove, domenica 27 ottobre, è andato in scena Galà Internazionale di Danza : Gli Italiani all’Estero… Il ritorno, organizzato da Metti le Ali al Talento e e coordinato da Stefania Sansavini, Laura Valenzuela, Sabina Sansavini e Marzio Vaccarini.
Una serata magica , resa tale anche dalla splendida cornice del Teatro Bonci e dalla presenza della madrina della serata Carla Fracci, accompagnata dall’inseparabile marito il maestro Beppe Menegatti. L’ingresso della signora della danza in teatro è stato accolto da una standing ovation: tutti in piedi ad applaudire. Urla e fischi accompagnavano affettuosamente gli applausi nell’ omaggiare colei che incarna “La Danza nel Mondo “.
Carla Fracci e Beppe Menegatti si sono amabilmente intrattenuti in platea con coloro che si avvicinavano per un saluto, un autografo, una foto.
Il Teatro Bonci gremito sino al loggione vantava la presenza di moltissimi giovani giunti da tutta Italia, in virtù anche dello stage organizzato per le giornate di sabato 26 e domenica 27 con Pino Alosa, Federico Bonelli, Valentino Zucchetti.
Ospiti d’onore della serata Marianela Nunez e Federico Bonelli primi ballerini della prestigiosa Compagnia del Royal Ballet di Londra .
Il Gala è stato aperto da Rosa Pierro e Rinaldo Venuti del Polish National Ballet con Le Corsaire pas de deux coreografia di Konstantin Sergeev musica A.Adam .
Chiara Rontini, MIR Dance Company Gelsenkirchen Germania ha poi interpretato magnificamente una interessantissima coreografia creata da Giuseppe Spota. Potente, dinamica, a mio parere una delle performance più belle della serata , particolarmente apprezzata ed applaudita dal pubblico.
Giada Rossi solista della Compania Nacional de Danza di Madrid, si è esibita in Carmen, coreografia di Alberto Alonso musica di Georges Bizet.
Valentino Zucchetti , Primo Solista del Royal Ballet di Londra, in Vestris su coreografia di Leonid Jacobson musica di Bacinkov. Una perla coreografica che Jacobson creò nel 1968 per Baryshnikov prendendo spunto dal ricordo di Auguste Vestris, uno tra i più grandi e famosi danzatori vissuti tra la fine del 1700 e la metà del 1800. Con questa coreografia Baryshnikov
vinse il concorso di Mosca che oltre ad aver messo in evidenza una padronanza e un controllo della tecnica indiscutibili, evidenziò una capacità artistico-espressiva tale, da mettere a tacere coloro che lo ritenevano un interprete troppo freddo.
“Vestris “ parodia dedicata a colui che all’epoca amava definirsi “ il Dio della Danza “è un
lavoro ironico, con una gestualità manierata e raffinata che Valentino Zucchetti ha stupendamente portato in scena, facendo sorridere il pubblico , coinvolgendolo in un dialogo continuo fatto di sguardi e pantomima . Un lavoro per nulla facile, non a caso costruito per Baryshnikov .
Chiude la prima parte della serata la Compagnia MM Contemporary Dance Company in un estratto da Bolero musica di Ravel, coreografia Michele Merola. Un lavoro incalzante, fisico, coinvolgente che ha riscosso grande successo sia in Italia che all’estero .
La seconda parte si è aperta con la coppia Haruhi Otani, Alessandro Riga solista lei e principal lui della Compania Nacional de Danza di Madrid, ci hanno danzato il passo a due de La Sylphide , coreografia di Filippo Taglioni e musica di Jean Schneitzhoffer. Alessandro Riga è uno dei danzatori italiani che amo particolarmente . Tecnicamente virtuoso, bello, intenso, riesce ad essere un principe e anche interprete di coreografie contemporanee con estrema duttilità, convincente in egual misura in entrambi i casi.
Il celebre solo de La Morte Del Cigno , coreografia di Mikhail Fokine e musica di Camille Saint-Saens, è stato meravigliosamente interpretato da Giada Rossi
Rosa Pierro e Rinaldo Venuti ritornano in scena danzando“ Wie Lange Noch “ , coreografia di Krzysztof Pastor su musica di Kurt Weill. Un lavoro intrigante, sensuale , fatto di sguardi, complicità in un continuo scivolare, sostenere, sollevare. Particolarmente eleganti e raffinati gli abiti di scena .
Si chiude la serata con la magia creata da Marianela Nunez e Federico Bonelli con il Pas de deux tratto da Giselle coreografia Coralli –Perrot musica A.Adam.
Applausi scroscianti e meritatissimi per tutti gli artisti, ma sarà proprio la madrina della serata Carla Fracci con la sua simpatia, con il suo sentito grazie rivolto direttamente agli artisti, baciandoli uno a uno, a toccare le corde più sensibili di ognuno di noi.
L’abbraccio di Carla Fracci affettuoso a Marianela Nunez e l’inchino della Nunez per rendere omaggio a una delle più grandi ballerine di tutti i tempi è stata l’ immagini più rappresentativa della serata.
Stefania Sansavini una delle coordinatrice di Metti le Ali al Talento ha illustrato il progetto che attraverso la piattaforma INDIEGOGO raccoglie fondi per sostenere i ragazzi di talento che avrebbero l’opportunità di studiare all’estero, ma non possono essere sostenuti economicamente dalle famiglie. Al termine del Gala sono state consegnate 18 borse di studio, assegnate durante lo stage tenuto dai maestri Pino Alosa, Federico Bonelli e Valentino Zucchetti.
Chiusura di serata tutti in piedi a rendere omaggio ai nostri connazionali che, purtroppo, non possiamo trattenere in Italia, per mancanza, non solo di lavoro, ma di opportunità. Una politica non illuminata, (che sembra non apprezzare la danza), causa sempre più di frequente la chiusura dei corpi di ballo, privi di sostegno economico da parte delle nostre istituzioni.
Il Comitato di Metti Le Ali al Talento, ovvero Stefania Sansavini, Laura Valenzuela, Sabina Sansavini e Marzio Vaccarini è già al lavoro nell’organizzazione della prossima edizione a cui si aggiungerà anche un nuovo evento dedicato alle grandi accademie internazionali e nazionali di danza.
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Monica Ratti