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Eventi Speciali Dance Out, guizzi d’arte di danza.
di Angela Testa
Una serata di Danza contemporanea e tre camei, una ricerca nel ricco labirinto internazionale dove la ‘ricercatrice’ Valentina Marini, Direttore Generale di Spellbound Contemporary Ballet e colta produttrice di Danza, trova sempre un’esaltante via d’uscita con qualcosa di interessante, guizzi d’arte del movimento, espressioni eclettiche e riuscite di espressione corporea.
Nel contenitore Dance Out – Incontri internazionali d’arte contemporanea, ieri 4 gennaio, nella sede industrial-trendy del DAF Dance Arts Faculty, gli Eventi Speciali si aprono con l’aperitivo Food for Toughts Series servito in galleria su un letto di musica elettronica del duo Frenetik&Orang3 e condito dalla statuaria presenza di Leo Lerus, uno strepitoso performer che, originario di Guadalupe, arriva da Israele.
Dall’improvvisazione musicale che si esprime con piacevoli sonorità a tratti armoniche, a tratti stridenti e a momenti fondanti su campionature di tamburi tribali, scaturisce il movimento di questo danzatore portentoso. Con un’aderente tuta nera lucida che mette in risalto le curve muscolari e un paio di calzettoni sgargianti i cui colori ricordano le stoffe tinte dai guerrieri Masai, la possente figura disegna i movimenti sulla massa di una potenza gentile, rallentata, in cui ogni spostamento, ogni guizzo, ogni scatto improvviso e poi frenato nasce da un punto preciso del corpo, che seppur connesso di fibra e tendini e muscoli l’uno con l’altro sembra potersi muovere ed esprimere di vita propria. Very impressive!
Leo Lerus e i Frenetik&Orang3, Dance Out, DAF 4 gennaio 2017, ph. Cristiano Castaldi
A seguire l’ensemble di quattro danzatori dello Spellbound Contemporary Ballet presenta una nuova coreografia di Mauro Astolfi, Mysterious Engine. Creata per lo Spellbound Junior Ensemble/Tirocinio Professionale Daf, l’interessante creazione entra a far parte del ricco repertorio della compagnia aggiungendo al linguaggio astolfiano una nota di eccletismo sincretico. Sulla soffusa musica lunare in cui echi e rimbombi astrali o stridori meccanici (musiche: Rachel’s, Jenny Hval, Ben Lukas Boysen) si alternano a silenzi densi di movimenti di causa/effetto veloci e concatenati, le due coppie di performer (Giuliana Mele, Caterina Politi, Giacomo Todeschi, Fabio Cavallo) attivano i propri movimenti spinti da un motore interno che può essere attivato ma che, liberandosi di un rapporto propulsivamente meccanico e realizzando una propria umanità intrinseca, proprio grazie a ciò, può essere disattivato.
Spellbound Contemporary Ballet in Mysterious Engine, coreografia di Mauro Astolfi, DAF 4 gennaio 2017, ph. Cristiano Castaldi
La ripetitività del movimento è sempre uguale a se stessa o può, nell’espressione della sua monotona ripetizione, subire uno scarto, seppur piccolo, e divergere dall’originale?
Un’immagine che si muove allo specchio è perfettamente uguale l’una nella specchiante riflessione di sé? O può esserci la possibilità che l’immagine riflessa rimanga impressionata e fedele a quella che si è specchiata mentre questa prosegue la sua evoluzione? O ancora forse, è l’immagine riflessa che prende vita propria e superando l’invisibile barriera coinvolge in voluttuose giravolte colui che l’ha creata con la propria intenzionale presenza?
Tutto accade solo nell’abbandonarsi ad una caduta all’indietro, lasciandosi andare e approfittando della spinta della propria caduta rivoluzionare il punto di vista e di espressione motoria. Affidandosi a movimenti conosciuti ai più come derivanti dallo yoga, dall’hip hop, dalla capoeira fusi in modo efficacemente fluido con gestualità contemporanee, il duo Avshalom Latucha/Adi Boutrous che viene da Israele, interpreta It's Always Here, una coreografia dello stesso Adi Boutrous accompagnate da musiche che riportano a sonorità anni ’60, leggere e svagate come potevano essere all’epoca i brani dei Beach Boys o con toni sempre leggeri ma intensi come la musica impegnata dei cantautori americani (Musiche: Francisco Lopez, Prince Conley, Entrance; selezione musicale di Adi Boutrous).
Tre modi di creare Danza contemporanea, tre modi di gustare l’espressione artistica contemporanea del movimento corporeo, tre modi di vivere la Danza finché la Danza è ancora in vita, grazie a chi ancora la crea, a chi caparbiamente la cerca e a chi sagacemente la trova.
Adi Boutrous e Avshalom Latucha in I’ts Always Here, coreografia di Adi Boutrous
4 gennaio 2017 - ore 19,30
LEO LERUS e il duo FRENETIK&ORANG3
4 gennaio 2017 - ore 21
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET in
"Mysterious Engine"
coreografie di Mauro Astolfi
Interpreti: Giuliana Mele, Caterina Politi, Giacomo Todeschi, Fabio Cavallo
Musica: Rachel's, Jenny Hval, Ben Lukas Boysen
Creazione realizzata per il progetto Spellbound Junior Ensemble/Tirocinio Professionale Daf in prima assoluta presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo nel 2016, ora acquisita nel repertorio della compagine principale Spellbound Contemporary Ballet
Una produzione Spellbound con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
ADI BOUTROUS - AVSHALOM LATUCHA
"It's Always Here"
coreografia di Adi Boutrous
Interpreti: Avshalom Latucha e Adi Boutrous
Consulente artistico e ripetitore: Anat Vaadia
Disegno luci: Yoav Barel
Musica: Francisco Lopez, Prince Conley, Entrance
Selezione musicale: Adi Boutrous
Prima assoluta 'Curtain Up' 2017 sotto la direzione artistica di Hillel Kogan
Evento realizzato con il contributo dell'Ambasciata d'Israele
Eventi Speciali Dance Out, guizzi d’arte di danza.
> Leo Lerus, Spellbound Contemporary Ballet, Adi Boutrous/Avshalom Latucha
Luogo
DAF - Dance Arts Faculty
Via di Pietralata 159a
Roma (RM)
Via di Pietralata 159a
Roma (RM)
Quando
04/01/2017
Genere
Moderno/Contemporaneo
Testa Angela
Eventi Speciali Dance Out, guizzi d’arte di danza.
di Angela Testa
Una serata di Danza contemporanea e tre camei, una ricerca nel ricco labirinto internazionale dove la ‘ricercatrice’ Valentina Marini, Direttore Generale di Spellbound Contemporary Ballet e colta produttrice di Danza, trova sempre un’esaltante via d’uscita con qualcosa di interessante, guizzi d’arte del movimento, espressioni eclettiche e riuscite di espressione corporea.
Nel contenitore Dance Out – Incontri internazionali d’arte contemporanea, ieri 4 gennaio, nella sede industrial-trendy del DAF Dance Arts Faculty, gli Eventi Speciali si aprono con l’aperitivo Food for Toughts Series servito in galleria su un letto di musica elettronica del duo Frenetik&Orang3 e condito dalla statuaria presenza di Leo Lerus, uno strepitoso performer che, originario di Guadalupe, arriva da Israele.
Dall’improvvisazione musicale che si esprime con piacevoli sonorità a tratti armoniche, a tratti stridenti e a momenti fondanti su campionature di tamburi tribali, scaturisce il movimento di questo danzatore portentoso. Con un’aderente tuta nera lucida che mette in risalto le curve muscolari e un paio di calzettoni sgargianti i cui colori ricordano le stoffe tinte dai guerrieri Masai, la possente figura disegna i movimenti sulla massa di una potenza gentile, rallentata, in cui ogni spostamento, ogni guizzo, ogni scatto improvviso e poi frenato nasce da un punto preciso del corpo, che seppur connesso di fibra e tendini e muscoli l’uno con l’altro sembra potersi muovere ed esprimere di vita propria. Very impressive!
Leo Lerus e i Frenetik&Orang3, Dance Out, DAF 4 gennaio 2017, ph. Cristiano Castaldi
A seguire l’ensemble di quattro danzatori dello Spellbound Contemporary Ballet presenta una nuova coreografia di Mauro Astolfi, Mysterious Engine. Creata per lo Spellbound Junior Ensemble/Tirocinio Professionale Daf, l’interessante creazione entra a far parte del ricco repertorio della compagnia aggiungendo al linguaggio astolfiano una nota di eccletismo sincretico. Sulla soffusa musica lunare in cui echi e rimbombi astrali o stridori meccanici (musiche: Rachel’s, Jenny Hval, Ben Lukas Boysen) si alternano a silenzi densi di movimenti di causa/effetto veloci e concatenati, le due coppie di performer (Giuliana Mele, Caterina Politi, Giacomo Todeschi, Fabio Cavallo) attivano i propri movimenti spinti da un motore interno che può essere attivato ma che, liberandosi di un rapporto propulsivamente meccanico e realizzando una propria umanità intrinseca, proprio grazie a ciò, può essere disattivato.
Spellbound Contemporary Ballet in Mysterious Engine, coreografia di Mauro Astolfi, DAF 4 gennaio 2017, ph. Cristiano Castaldi
La ripetitività del movimento è sempre uguale a se stessa o può, nell’espressione della sua monotona ripetizione, subire uno scarto, seppur piccolo, e divergere dall’originale?
Un’immagine che si muove allo specchio è perfettamente uguale l’una nella specchiante riflessione di sé? O può esserci la possibilità che l’immagine riflessa rimanga impressionata e fedele a quella che si è specchiata mentre questa prosegue la sua evoluzione? O ancora forse, è l’immagine riflessa che prende vita propria e superando l’invisibile barriera coinvolge in voluttuose giravolte colui che l’ha creata con la propria intenzionale presenza?
Tutto accade solo nell’abbandonarsi ad una caduta all’indietro, lasciandosi andare e approfittando della spinta della propria caduta rivoluzionare il punto di vista e di espressione motoria. Affidandosi a movimenti conosciuti ai più come derivanti dallo yoga, dall’hip hop, dalla capoeira fusi in modo efficacemente fluido con gestualità contemporanee, il duo Avshalom Latucha/Adi Boutrous che viene da Israele, interpreta It's Always Here, una coreografia dello stesso Adi Boutrous accompagnate da musiche che riportano a sonorità anni ’60, leggere e svagate come potevano essere all’epoca i brani dei Beach Boys o con toni sempre leggeri ma intensi come la musica impegnata dei cantautori americani (Musiche: Francisco Lopez, Prince Conley, Entrance; selezione musicale di Adi Boutrous).
Tre modi di creare Danza contemporanea, tre modi di gustare l’espressione artistica contemporanea del movimento corporeo, tre modi di vivere la Danza finché la Danza è ancora in vita, grazie a chi ancora la crea, a chi caparbiamente la cerca e a chi sagacemente la trova.
Adi Boutrous e Avshalom Latucha in I’ts Always Here, coreografia di Adi Boutrous
Per gli Eventi Speciali di
DANCE OUT
Incontri Internazionali di Danza e Arte Contemporanea
dal 3 al 6 gennaio 2017
una produzione
European Dance Alliance
Valentina Marini Management
e
DANCE OUT
Incontri Internazionali di Danza e Arte Contemporanea
dal 3 al 6 gennaio 2017
una produzione
European Dance Alliance
Valentina Marini Management
e
DAF - Dance Arts Faculty
presso
DAF - Dance Arts Faculty
DAF - Dance Arts Faculty
Via di Pietralata, 159A - Roma
LEO LERUS e il duo FRENETIK&ORANG3
4 gennaio 2017 - ore 21
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET in
"Mysterious Engine"
coreografie di Mauro Astolfi
Interpreti: Giuliana Mele, Caterina Politi, Giacomo Todeschi, Fabio Cavallo
Musica: Rachel's, Jenny Hval, Ben Lukas Boysen
Creazione realizzata per il progetto Spellbound Junior Ensemble/Tirocinio Professionale Daf in prima assoluta presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo nel 2016, ora acquisita nel repertorio della compagine principale Spellbound Contemporary Ballet
Una produzione Spellbound con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
ADI BOUTROUS - AVSHALOM LATUCHA
"It's Always Here"
coreografia di Adi Boutrous
Interpreti: Avshalom Latucha e Adi Boutrous
Consulente artistico e ripetitore: Anat Vaadia
Disegno luci: Yoav Barel
Musica: Francisco Lopez, Prince Conley, Entrance
Selezione musicale: Adi Boutrous
Prima assoluta 'Curtain Up' 2017 sotto la direzione artistica di Hillel Kogan
Evento realizzato con il contributo dell'Ambasciata d'Israele
